Segretario Authority, Pennetta attacca Consales: “Si dimetta non può raccomandare un candidato”

BRINDISI-  Il 3 maggio prossimo si riunirà il comitato portuale con all’ordine del giorno la nomina del nuovo segretario generale dell’ente. Su questa nomina si è aperto il dibattito in città. Oggi il consigliere comunale di opposizione Giampiero Pennetta attacca il sindaco Consales che nei giorni scorsi in una nota aveva annunciato di aver scritto una lettera di accredito per uno dei candidati a questa carica, nomina che dovrà essere fatta dal presidente Haralambides ma  votata dai componenti del comitato portuale. Voci informate parlano del sostegno di Consales per un dirigente dell’Autorità portuale di Bari.  Pennetta definisce scorretto il comportamento del primo cittadino, una vera e propria raccomandazione che Consales vuol far passare come procedura legittima. Riceviamo e pubblichiamo integralmente l’intervento di Giampiero Pennetta

“Quella che potrebbe apparire come l’ennesima sterile polemica tra il sindaco  di Brindisi e il capo dell’opposizione nel consiglio comunale, Mauro D’Attis,  sulla nomina del segretario generale dell’autorità portuale, pone invece delicati spunti di riflessione, sulla reale sostenibilità politica dell’ esperienza  rappresentata dalla attuale primo cittadino.  Il sindaco è componente di diritto del comitato portuale, vale a dire l’ organo che la legge chiama a pronunciarsi, con il suo voto, sul nome del  segretario generale proposto dal presidente. Ora, è vero che ormai è difficile stupirsi o tanto meno scandalizzarsi per qualcosa, ma ritengo non possa essere liquidata come una polemica fine a se stessa la storia della “lettera di accredito” che il sindaco Consales ha affermato di avere redatto per un candidato alla carica di segretario generale  dell’Authority, affinchè questi la allegasse al proprio curriculum. Reclamare  questo come un esempio di trasparenza, significa dimenticare che sempre di una raccomandazione si tratta, e che l’essere stata resa formalmente, invece che  sussurrata in una conversazione riservata, non ne cambia la natura, ma denota solo un grave limite caratteriale del sindaco Consales, a cui purtroppo egli ci  ha abituato: il sindaco non comprende la gravità di alcune sue posizioni,  né lui  si dimostra capace di contare sino a dieci per rendersene conto, né alcuno
dei suoi collaboratori appare in grado di farglielo capire. Come può essere considerato normale e corretto il fatto che, a fronte di  numerosi professionisti che avanzano la propria candidatura nell’ambito di un  avviso pubblico, il sindaco Consales, che come componente del comitato portuale  dovrà esprimere il proprio voto su uno di essi, ben prima di conoscere e  valutare tutte le domande pervenute, segnali uno di essi come suo preferito?  E’ come se un componente di una commissione di concorso, prima di iniziare a valutare i candidati, dichiari  per iscritto quello che egli preferisce.  La rabbiosa replica di Consales all’intervento di D’Attis, circa i sette  anni nei quali la giunta Mennitti, di cui D’Attis è stato vicesindaco, ha  avallato comportamenti che hanno affossato il porto di Brindisi, non scalfisce
di un millimetro la colossale anomalia del comportamento del sindaco in questo  frangente, e costituisce solo un maldestro tentativo per spostare l’attenzione. Al netto di ogni considerazione sulle qualità professionali dei singoli  candidati alla segreteria generale dell’autorità portuale, che lascio a chi di competenza, come consigliere comunale ritengo che la vicenda vada esaminata in tutta la sua gravità sotto il profilo politico, oltre che etico e morale. Consales non può vedersi passare liscia questa nuova azione di profonda ignoranza politica e di disprezzo per le regole (scritte) della legge, oltre che per quelle (non scritte) della politica e dell’etica: un amministratore pubblico, un sindaco, così come non può fare raccomandazioni in favore di  chicchessia, non può, tanto meno vantandosene e contrabbandandola come una cosa trasparente, scrivere “lettere di accredito” in favore di un candidato che poi
dovrà essere chiamato a votare. Senza voler assolvere D’Attis per le cose fatte male e per quelle non  fatte per il porto durante i suoi sette anni di governo della città, qui ed oggi è necessario essere a fianco a lui e a quanti altri vorranno denunziare questa grave anomalia rappresentata da Consales,  e chiedere ad esso di renderne conto, nel merito, pretendendo le sue dimissioni per questa ulteriore dimostrazione della sua incapacità politica di fare il sindaco di Brindisi. Le richiesta di dimissioni appare del tutto proporzionata alla gravità di  ciò che si sta denunciando, e pertanto invito tutte le forze di opposizione del  consiglio comunale a farsi protagoniste di una tale azione politica.”

Brindisioggi

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