Sentenza processo Bobo Aprile, il Cobas lancia appello: “Scendete in piazza con noi”

BRINDISI – Si chiuderà il 30 settembre prossimo il processo contro Bobo Aprile e i 28 disoccupati brindisini per le manifestazioni svoltisi davanti i cancelli della Monteco l’1 e il 2 marzo 2011. Tra 15 giorni sarà emessa la sentenza, ma il sindacato Cobas lancia un appello alla cittadinanza, alle associazioni e movimenti politici: “Scendete con noi in piazza il 29 settembre e la mattina del 30 formiamo un presidio davanti al Tribunale”.

Per tre anni ha cercato davanti ai giudici di raccontare quello che è successo le mattine dell’1 e 2 marzo di tre anni fa davanti all’azienda che si occupa della raccolta rifiuti nel capoluogo brindisino. Aprile insieme ai disoccupati furono accusati a vario titolo di violenza privata, occupazione di suolo pubblico e interruzione di pubblico servizio. L’operazione, denominata ‘Escalation’, fu condotta dagli uomini della Digos di Brindisi diretti dal vice questore Vincenzo Zingaro.

Secondo gli investigatori, gli indagati che bloccarono le attività lavorative nei primi due giorni di marzo 2011, avrebbero fatto pressione, reclamando un posto di lavoro.

“Lanciamo l’appello alla cittadinanza di scendere in piazza con noi per costruire insieme delle iniziative volte a sostenere il diritto, così come sancito dalla Costituzione, al lavoro e a un reddito dignitoso per tutti. Non possiamo accettare che disoccupati che lottano per il lavoro e chi li rappresenta, in questo caso il sindacalista Roberto Aprile, possano essere condannati in un aula di tribunale per aver lottato per i proprio diritti.  Per questo il 30 settembre dal Tribunale di Brindisi  ci aspettiamo una sentenza giusta, e quindi di assoluzione per tutti   nel pieno rispetto della nostra Costituzione” scrivono dal Cobas del Lavoro Privato.

Secondo il sindacato in quei giorni “La protesta spontanea dei disoccupati brindisini nacque dal fatto che la Monteco inviava illegittimamente personale, assunto ex novo da Campi Salentina, per sostituzioni temporanee del personale del cantiere di Brindisi”.

“A tre anni di distanza – continuano dal Cobas – ad essere sul banco degli imputati c’è invece un sindacalista,  Roberto Aprile, ed un gruppo di disoccupati che lottava per il lavoro e tutto questo avviene mentre lo Stato e la sua classe politica non riescono a garantire un lavoro dignitoso per tutti, anzi sono sempre più impegnati a garantire i grandi interessi del capitale finanziario attuando quelle politiche liberiste di svendita dei diritti dei lavoratori , privatizzando i beni comuni e svendendo il territorio con le grandi opere come la Tap”.

“No alle grandi opere come la Tap o le centrali come Edipower riconvertite ad inceneritori di rifiuti, ma raccolta differenziata, bonifiche, sviluppo di agricoltura e turismo, rilancio del porto , riqualificazione delle coste. A chi chiede questo non si può rispondere con denunce e processi.

La manifestazione si terrà lunedì 29 settembre alle 18 in piazza Vittoria a Brindisi mentre il presidio sarà presente la mattina del 30 settembre davanti al Tribunale del capoluogo.

BrindisiOggi

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*