Senza casa si incatenano al cancello del Comune, tre famiglie dormono per strada

BRINDISI- Senza casa si incatenano al cancello del Comune per protesta. Sono tre famiglie che già nelle scorse settimane si erano accampate dinnanzi a palazzo di città.

Un nucleo famigliare composto da quattro persone dorme in macchina,  altre tre sono accolti talvolta da amici , talvolta da parenti, un’altra persona dorme alla stazione. Sono disperati.

Non hanno reddito, dichiarano, e da tempo hanno chiesto ai servizi sociali del Comune di Brindisi ed all’ufficio casa di poter aver un alloggio popolare o un contributo che consenta loro di vivere dignitosamente.

L’emergenza abitativa resta per Brindisi una delle piaghe più annose. E’ dire che durante la seduta del consiglio comunale dello scorso 6 marzo l’assise aveva approvato  il nuovo regolamento sul contributo per il canone casa ai meno abbienti, che prevede l’introduzione di un contributo anche per il terzo anno di 200 euro, a fronte di 300 dei primi due anni.

E’ stato stabilito infatti che l’assessorato  ai Servizi sociali insieme ad altri uffici comunali  provveda al controllo totale delle autocertificazioni di coloro che faranno domanda, e che l’avente diritto delegherà direttamente il proprietario della casa a riscuotere il contributo.

Tutto questo per scongiurare che qualcuno faccia un uso diverso del contributo destinato alla locazione.

Nonostante questo la situazione resta critica ed il disagio sociale si avverte tutto.

Ora i senzatetto dicono che continueranno la loro protesta ad oltranza nella speranza che qualcosa per loro cambi.

BrindisiOggi

4 Commenti

  1. Poi ai Clandestini che entrano in italia senza documenti infrangendo la legge danno 1000 euro al mese + vitto e alloggio e documenti…che stato ridicolo se ci fosse mussolini

  2. Pochi giorni fa Brindisi è stata acclamata come la città capoluogo di provincia più felice della Puglia e tra le più felici d’Italia. Se si mettessero da parte le chiacchiere e le belle vedute panoramiche di Brindisi al sole, si scorgerebbero tanti fantasmi che si aggirano per le nostre strade. Ci lamentiamo per le piante spontanee che deturpano le scalinate, per qualche mattone che manca sui marciapiedi. Gridiamo allo scandalo per i bidoni di spazzatura pieni. La vera efficienza e felicità di un Paese e di un paese si misurano con la capacità di rendere servizi sociali efficienti. E tra questi, la casa è il primario. Non puoi togliere ad una famiglia la sicurezza di ritrovarsi insieme per una cena dopo una giornata di affanni (che dire “di lavoro” mi sembra indelicato), pur se frugale; di sapere i propri figli sotto un tetto quando sei lontano e c’è maltempo.. Le 200 o 300 euro di contributo, non pensino i nostri amministratori di poterli barattare con la tranquillità della loro coscienza.

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