Serena incinta di 7 mesi e un figlio di 13 anni non trova casa, nessuno vuole affittargliela

BRINDISI- Incinta di sette mesi e madre di un ragazzino di 13 anni non riesce a trovare una casa, Serena: “Sono disperata, nessuno vuole affittarmi una abitazione”. Serena Mazziotti è una giovane donna brindisina di 31 anni, una mamma single che da sola ha cresciuto con  coraggio e grandi sacrifici un bimbo che oggi ha 13 anni, da qualche tempo ha trovato un compagno ed ora è in attesa di una bambina che nascerà il prossimo settembre. In un momento in cui la  donna potrebbe godersi la gravidanza e la gioia di essere nuovamente madre,  ma invece Serena è profondamente turbata. “ Vivo in una casa in affitto ma la padrona mi ha comunicato che entro il 30 luglio devo riconsegnarle l’appartamento perché ne ha bisogno- racconta- non appena me l’ha detto mi sono subito messa a cercare un altro alloggio ma sino ad oggi ho trovato solo porte chiuse. Le agenzie mi fanno sapere che nessuno affitta alle famiglie  a meno di avere  mille garanzie preferiscono affittare a trasfertisti e studenti. Ed io non so cosa fare pur essendo in grado di pagare”. Serena, nonostante la sua giovane età , 31 anni, ha cresciuto da sola suo figlio sin da quando aveva nove giorni, con il sostegno della sua famiglia ha lavorato e mantenuto il suo bambino che ora ha 13 anni. Ora ha un compagno ed una bimba nel grembo che nascerà a settembre ma non riesce a trovare una casa. “ Mi sono rivolta alle agenzie immobiliari ma senza successo- dice- in due occasioni sono riuscita a contattare delle persone che erano disponibili ad affittare casa ad un canone tra le seicento e gli ottocento euro. Un affitto piuttosto alto ma che sarei stata disposta a pagare con l’aiuto della mia famiglia. Ma al momento di incontrarci hanno disdetto gli appuntamenti. Sapere che si trattava di una donna con bambini evidentemente li ha scoraggiati. Erano interessati a contratti brevi e non avevano voglia di fare entrare in  casa una famiglia che in un futuro non sapevano se poi sarebbe andata via”. A quel punto Serena si è rivolta anche al Comune di Brindisi ed ha scritto persino al sindaco, Giuseppe Marchionna , ma senza ricevere alcuna risposta. “Sono una vostra cittadina , vivo un momento di assoluta difficoltà . Abito in una casa in affitto, la proprietà da poco mi ha riferito che entro il 30 luglio le serve l’appartamento e quindi lo devo liberare entro tale data. Purtroppo la situazione affitti a Brindisi non è per niente semplice , qui si fitta a trasfertisti ,studenti , non residenti o a gente che abbia come garanzia un garante con immobile di proprietà, cosa che noi al momento non possiamo fornire -scrive- Siamo una famiglia composta da me il mio compagno mio figlio tredicenne una bimba che arriverà verso la metà di settembre e il fidato Kiro il nostro cagnolone . Io non ho mai fatto la domanda per le case popolari perché ho sempre pensato che ci fosse chi ne avesse più bisogno di me, ora invece sono in difficoltà e trovo solo porte chiuse. Le chiedo cortesemente non appena potrà di aiutarci, io non sono una persona che fa le cose fuori legge , non voglio entrare abusivamente negli alloggi popolari o parcheggio, ma mi creda la disperazione è tanta, a me basterebbe anche che lei ci aiutasse a trovare una casa in affitto. La ringrazio anticipatamente se mi risponderà e se potrà aiutarci. Io credo e spero in lei”.  Il silenzio dell’amministrazione ha  gettato ancora di più Serena nello sconforto che in lacrime dice di essere disposta a tutto pur di dare un tetto sulla testa ai suoi figli. “Il Comune ha una marea di case popolari chiuse- dice- lo so per certo eppure dice di non poterle affittare. E’ vero, non ho mai fatto regolare domanda, del resto me la sono sempre cavata da sola ed ho sempre pensato che pur avendo un Isee molto basso ci fosse gente più bisognosa di me. In fondo ho sempre lavorato ed ho sempre avuto una famiglia alle spalle che mi aiutava . Ma ora non so più che fare. La data del parto si avvicina ed io non posso pensare di mettere al mondo mia figlia, di farla nascere in ospedale e poi di non avere una casa dove portarla. Anche mio figlio mi chiede spesso cosa faremo, mi vede stare male e piange anche lui. Ha solo 13 anni ma sente il peso di una situazione più grande di lui e non è giusto. Vorrei che fosse sereno , è solo un bambino”. Intanto il tempo stringe e Serena ha solo un mese di tempo per trovare una soluzione. Ad un certo punto la disperazione prende il sopravvento e dice: “Se nessuno mi aiuta, se non dovessi trovare una soluzione sarei costretta ad entrare abusivamente in un appartamento, uno di quelli chiusi, di cui il Comune neppure se ne cura. Non voglio arrivare a questo. Sono una persona onesta ma non posso lasciare i miei figli in mezzo ad una strada. Non è giusto, non voglio togliere niente a nessuno ma nessuno mi aiuta e sinceramente non so cosa fare”. La soluzione di allontanarsi da Brindisi e cercare una casa in provincia Serena non la vuole prendere in considerazione. “Sono nata e cresciuta qui, qui cresce mio figlio e qui vorrei crescere ora la bimba in arrivo- dice- sono di Brindisi  e amo questa città anche se adesso mi chiude le porte in faccia”.

Lucia Pezzuto per Il7 Magazine

 

 

 

 

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