Sergi lascia il Pri, all’orizzonte un accordo a tre

 BRINDISI- Non farà più parte dei repubblicani, e non li rappresenterà più in consiglio comunale. Il consigliere Luigi Sergi lascia il partito repubblicano, consegna le sue dimissioni per una serie di ragioni che elenca in un comunicato stampa. “ Tale decisione è espressione- afferma Sergidi una mia netta discordanza rispetto all’azione politica promossa dalla segreteria cittadina, a fronte di una serie di vicende di carattere squisitamente politico che si sono susseguite negli ultimi mesi nel panorama politico brindisino”. Si dice contrario alla nomina definitiva di Ginetto Casciaro come assessore comunale all’Ambiente, in quota al Pri.  “L’azione programmatica della segreteria ed i momenti di discussione all’interno del partito- continua Sergi-  si sono via via diradati nel corso di questi ultimi mesi, arrivando ad annullarsi ai giorni nostri. Il partito non si riunisce da svariate settimane e non è in grado di promuovere un’azione politico unitaria”.

Sergi accusa il suo partito, ormai ex, per non averlo difeso dopo le polemiche nate dall’ultimo consiglio comunale, a causa del quale il sindaco Consales aveva parlato di “richieste” fatte da alcuni consiglieri.

Insomma non ci sarebbe più “intesa” tra Sergi e segreteria, un po’ come accaduto con i due consiglieri comunali espulsi dall’Udc, Massimo Pagliara e Antonio Ferrari, oggi indipendenti nella maggioranza. Da tempo si vocifera che i tre potrebbero costituire un unico gruppo all’interno della maggioranza Consales. E tre consiglieri sono tanti. La decisione di Sergi giunge all’indomani della nomina di suo figlio Antonio Sergi a responsabile provinciale di Scelta Civica per l’Italia.

Il Pri in consiglio comunale non ha più nessun rappresentante, dopo l’uscita di Francesco Renna ora arriva quella di Sergi. 

Intanto questo pomeriggio alle 18 fissato il vertice tra la maggioranza di centrosinistra e il sindaco Consales, un’occasione per mettere un pò d’ordine e per capire ciascun partito quanti e quali consiglieri rappresenta. A questo punto la possibilità di un rimpasto, così come ha chiesto qualcuno anche del pd, non è più da escludere.

Lucia Portolano

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