Sigarette di contrabbando e farmaco Cialis imbarcati sulla nave Caprera, tre condanne e una assoluzione

BRINDISI- Sigarette di contrabbando e farmaco Cialis da Tripoli a Brindisi imbarcati sulla nave Caprera della Marina militare italiana, tre condanne e una assoluzione. Arriva la sentenza per gli indagati nell’inchiesta su di un traffico di tabacchi lavorati esteri e Cialis. Il tribunale di Brindisi ha condannato a 6 anni di reclusione Marco Corbisiero, 3 anni e due mesi di reclusione, invece, per Antonio Mosca e Roberto Castiglione con una multa di 4mila euro. Assolto Antoni Filogamo per non aver commesso il fatto.

 Le vicende si sono verificate tra marzo e luglio 2018 durante l’operazione Mare sicuro. L’acquisto del carico illecito era stato inserito tra beni e servizi fatturati allo Stato italiano per la missione in Libia.

Le indagini erano state condotte dal nucleo di Polizia Economico – Finanziaria della guardia di finanza di Brindisi, diretti dai pm della Procura di Brindisi Giuseppe De Nozza e Alfredo Manca, coordinati dal sostituto procuratore Antonio Negro. Le misure cautelari erano state emesse dal gip Vittorio Testi.

In carcere era finito Marco Corbisiero 44 anni di Torino allora ufficiale tecnico della Marina Militare a capo del team preposto al ripristino dell’efficienza del naviglio ceduto dall’Italia alla Libia per il potenziamento del contrasto all’emigrazione clandestina verso l’Italia. Ai domiciliari  Roberto Castiglione 47 anni di Taranto, Antonio Filogamo 44 anni di Villaricca provincia di Napoli, Antonio Mosca 41 anni di Mesagne. Tutti  dipendenti della Marina militare, quattro di questi imbarcati sulla nave Caprera. E’ finito ai domiciliari anche l’ufficiale della Guardia costiera libica Hamza Mohamed B Aben Abulad, 31 anni di Tripodi, che avrebbe venduto la merce di contrabbando a Marco Corbesiero attraverso la società libica denominata Altikka for service, riconducibile proprio a lui. Il carico sarebbe stato inserito nella fatturazione di beni e servizi pagati dallo Stato Italiano per la missione.

Gli indagati erano accusati a vario titolo dei reati di contrabbando pluriaggravato di tabacchi lavorati esteri e di farmaco Cialis di provenienza estera, d’imbarco arbitrario di merci di contrabbando sulla nave militare Caprera, di peculato d’uso, di istigazione alla corruzione, di corruzione per atti contrari ai doveri dell’ufficio ed, infine, di falso ideologico.

La scoperta  del carico era avvenuta il 15 luglio 2018 all’attracco della nave nel porto di Brindisi presso la banchina Garibaldi. Corbisiero, Ben Abulad , Castiglione, Filogamo e Mosca (questi ultimi tre membri dell’equipaggio del Caprera) erano gravemente indiziati, a vario titolo, di aver organizzato l’imbarco ed il trasporto dal porto di Tripoli a quello di Brindisi di 774 chilogrammi circa di tabacco lavorato estero di contrabbando e di farmaco Cialis di contrabbando.

Le sigarette e il farmaco dovevano essere venduti agli stessi appartenenti alla Marina Militare di Taranto ed anche a persone fuori da questo contesto.

Durante tutte le fasi delle indagini preliminari c’era  stata la collaborazione del comando della Marina Militare Italiana e dell’Ambasciata Italiana di Tripoli.

BrindisiOggi

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