Il sindaco si dimette, a Oria arriva il commissario

ORIA – Irrevocabili. Non ci sono ripensamenti di sorta sulle dimissioni di Cosimo Pomarico, ormai ex sindaco di Oria. La sua scelta di lasciare l’incarico di primo cittadino della città che ha amministrato per tre anni e mezzo non è negoziabile, come accaduto altre volte nel corso del tempo trascorso alla guida del paese. Stavolta la misura è colma e la corda, continuando a usare metafore per spiegare i fatti, si è rotta, tirata troppo da ambo le parti: oltre all’atto ufficiale dell’ex primo cittadino, infatti, ci sono le firme di 11 consiglieri comunali a ratificare l’insanabile rottura venutasi a creare in consiglio comunale.

L’ultimo atto dell’era Pomarico è andato in scena durante la scorsa seduta dell’assise cittadina nella quale si sarebbe dovuto approvare il bilancio preventivo e alcuni altri importanti provvedimenti. L’assenza di una parte dei consiglieri di maggioranza non ha permesso l’approvazione del fondamentale documento d’indirizzo finanziario, aprendo la strada alle dimissioni del sindaco che lascia dopo tre anni e mezzo vissuti pericolosamente: da tempo, infatti, a Oria la maggioranza è piuttosto ballerina, con un passaggio da un fronte all’altro di consiglieri che, di fatto, ha determinato una situazione sempre liquida e instabile. Ora, l’ultimo atto del sindaco porterà la città al commissariamento che durerà relativamente poco: il tempo di arrivare alla prossima primavera e aspettare la scadenza elettorale delle consultazioni regionali e i cittadini potranno scegliere il nuovo primo cittadino.

BrindisiOggi

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