Sit-in al Comune, gli agricoltori chiedono aiuto contro le lepri

BRINDISI – La protesta degli agricoltori di Saline Punta della Contessa arriva sino a sotto il Municipio: questa mattina, infatti, c’è stato il sit-in di protesta dei titolari delle aziende agricole che insistono nel parco naturale, da anni ormai in lotta contro il sovraffollamento delle lepri nella zona verde.

Gli agricoltori, che si sono riuniti in un comitato spontaneo, hanno voluto esporre alla cittadinanza il loro problema, chiedendo alle istituzioni di essere più partecipi ai loro problemi, che sono stati illustrati in un volantino distribuito in occasione dell’assemblea. Sono stati messi in evidenza soprattutto problematiche in merito alla gestione del parco ed ai ristori per gli agricoltori che hanno dovuto affrontare il problema lepri.

Successivamente, gli agricoltori sono stati ricevuti a Palazzo Nervegna per un incontro con il vicesindaco Enzo Ecclesie, l’assessore alle Attività Produttive Raffaele Iaia ed il funzionario comunale del settore Giovanni Nardelli. Ai rappresentanti delle aziende agricole è stato assicurato che ci sarà un incontro, fissato per il 22 novembre, a cui dovrebbero partecipare Comune, Provincia, Ambito Territoriale per la Caccia, rappresentanti di agricoltori ed ambientalisti per cercare di mettere a punto una strategia sulla base dei dati raccolti dall’Ispra, società del Ministero dell’Ambiente che si occupa occupa di studi per il controllo e la gestione delle specie animali all’interno delle aree naturali protette. Quest’ultima è stata incaricata dall’ente di piazza Matteotti di redigere un piano di gestione dei roditori. Da parte degli agricoltori, che hanno comunque ringraziato il Comune per essere stati ricevuti, resta la sollecitazione a tutte le istituzioni di accelerare le tempistiche, anche perché da tempo lamentano di essere ormai allo stremo delle forze economiche.

La vicenda, infatti, nasce da lontano: nel 2006, dopo le prime segnalazioni degli imprenditori agricoli sulla crescita esponenziale delle lepri all’interno dell’area, l’amministrazione comunale aveva organizzato un piano di controllo e cattura degli animali in sovrannumero, assieme all’Ambito territoriale della caccia. Alcune associazioni ambientaliste (Lepa, Wwf e Legambiente) ricorsero al Tar di Lecce contro questa decisione ed il Tribunale amministrativo regionale ha successivamente annullato le operazioni di cattura. In seguito, per cercare di porre un freno al problema, è arrivata la volontà di avere la convenzione con l’Ispra.

Nel frattempo, il Comune aveva lanciato la proposta, come soluzione alternativa agli indennizzi, di costruire alcune reti di recinzione per cercare di arginare il fenomeno, che sarebbero state cofinanziate dall’ente. Una soluzione respinta dal comitato spontaneo, che l’ha ritenuta non idonea a livello economico ed ambientale.

F.Tr.

 

 

 

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