Storie di donne e traffici illeciti dietro le sparatorie e le gambizzazioni: due fermi, si cerca un terzo uomo

BRINDISI- Una guerra tra due fazioni criminali opposte per il controllo del territorio ma anche storie di donne, questi i  motivi alla base delle sparatorie e delle gambizzazioni che per due mesi hanno funestato la città di Brindisi, questi anche i reati contestati ai due giovani sui quali ora pende un fermo giudiziario. Antonio Borromeo, 24 anni,  e Antonio Lagatta, 22 anni, entrambi di Brindisi, sono considerati dai carabinieri del Comando Provinciale di Brindisi gli esecutori materiali delle sparatorie. Antonio Borromeo, secondo le risultanze investigative, sarebbe coinvolto nella prima sparatoria, quella della notte del 13 settembre quando in Piazza Raffaello, al quartiere Sant’Elia di Brindisi, furono esplosi diversi colpi di pistola e kalashnikov contro il balcone di una abitazione ed il portone di un condominio, un conflitto a fuoco che segna l’inizio della faida. In una di questi appartamenti abita Christian Ferrari. Non solo sempre a Borromeo è contestato anche il ferimento di Christian Ferri, il giovane 29enne, gambizzato la notte del 4 novembre tra il quartiere Sant’Elia e la statale Brindisi-Lecce. In quell’occasione le forze dell’ordine rivelano che ci fu un inseguimento a piedi.

Antonio Borromeo
Antonio Lagatta

Ad Antonio Lagatta, invece, viene contestata la sparatoria del 14 ottobre quando un cecchino esplose tre colpi di pistola contro una vettura in corsa nei pressi di via Leonardo Da Vinci, a pochi passi dai campetti di calcio. Sempre a Lagatta è contestata la tentata rapina del 29 ottobre ai danni di un giovane a bordo di una Mini Cooper in via Don Minzoni al quartiere Cappuccini, oltre all’esplosione di altri colpi di pistola legati ad episodi non resi noti.

Le indagini sono in corso, all’appello manca una terza persona sulla quale pende un fermo giudiziario. Si attende la convalida dei provvedimenti che dovrebbe avvenire entro 48 ore.

In ogni caso non è contestata la matrice mafiosa.

“Avevamo la necessità di dare un segnale, un segnale forte alla città da qui anche i fermi con carattere d’urgenza. La criminalità non ha mai avuto il controllo anche se la percezione della sicurezza nei cittadini si era abbassata- ha detto il comandante provinciale dei carabinieri di Brindisi, Giuseppe De Magistris- abbiamo a che fare con ragazzi molto giovani che che si sparano anche per motivi triviali. Abbiamo messo un freno, ma le indagini continuano”.

Sparatorie a Brindisi…conferenza comando carabieri

Nai-post ni Brindisi Oggi noong Martes, Nobyembre 7, 2017

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*