Strage al Morvillo: i genitori di Melissa rifiutano i soldi di Vantaggiato: “Non può esistere risarcimento”

BRINDISI- Non c’è fine al dolore per la morte di una figlia, non c’è denaro che possa risarcire la sofferenza né tanto meno quello poi dell’assassino. I genitori della piccola Melissa Bassi non ne vogliono neppure sentir parlare di risarcimento. Anzi si augurano che se la Corte dovesse decidere per un risarcimento che questo finisca in beneficenza a favore di due ospedali pediatrici. Lo ha riferito il loro avvocato Fernando Orsini al termine della discussione di questa mattina.

Nell’aula Metrangolo del tribunale di Brindisi una nuova udienza per il processo a Giovanni Vantaggiato. Il  reo confesso della strage al Morvillo Falcone di Brindisi non è presente. Oggi parlano le parti civili, dopo la requisitoria della pubblica accusa della scorsa settimana, requisitoria al termine della quale il pubblico ministero ha chiesto per Vantaggiato la condanna all’ergastolo con l’isolamento diurno per tre anni, la confisca dei beni sottoposti a sequestro ma soprattutto ha chiesto l’aggravante della finalità terroristica.

La finalità terroristica sembra oramai opinione comune anche delle parti civili. Oggi l’avvocato di parte civile che rappresenta lo Stato Italiano, Fernando Musio, nella sua discussione ha sostenuto la tesi della finalità terroristica e la premeditazione di Vantaggiato con l’estrema consapevolezza che le conseguenze del suo gesto sarebbero state devastanti e distruttive.

Ha invece voluto parlare di Melissa e di cosa significa la sua perdita, l’avvocato Fernando Orsini. Il difensore della famiglia Bassi ha letto in aula alcuni pensieri scritti da Melissa. Questo per raccontare chi Melissa, i suoi desideri, i suoi sedici anni. “Gli amici sono come l’acqua- scrive Melissa- indispensabili”.

“Anche lei– dice Orsini-  era indispensabile, per i suoi genitori, per la sua famiglia, per tutti coloro che le hanno voluto bene”.

E conclude rivolgendosi alla Corte: “Consegno a voi questo dolore. Non vogliamo vendetta ma solo giustizia!”.

Il prossimo 18 giugno parlerà l’avvocato della difesa, Franco Orlando, di seguito ci sarà la Camera di Consiglio.

Lucia Pezzuto

 

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