Strage sulla statale, cinque morti, rito abbreviato per l’autista del tir che parlava al cellulare

BRINDISI- Rito abbreviato per l’autista del tir che lo scorso 12 dicembre perse il controllo del mezzo e travolse tre auto sulla statale provocando la morte di cinque persone tra cui una bimba di soli 3 anni.

Per gli inquirenti Francesco De Sario, 57 anni, stava utilizzando il cellulare, era distratto dalla telefonata e stanco dalla guida di diverse ore quando perse il controllo del suo tir , lungo la Statale 379 Brindisi – Bari, all’altezza di Torre Spaccata, in territorio di Fasano, oltrepassò  il new jersey e finì sulle autovetture in transito.

incidente statale 5 mortiIl tir travolse tre auto, nell’impatto violentissimo persero la vita Viola, 3 anni; Vito Muscatello e la moglie Rosetta Minerba, la sorella di quest’ultima Annamaria Minerba, figlia, suoceri e zia del consigliere regionale del M5S, Cristian Casili, residenti a Tuglie. Nello spaventoso incidente morì anche  Leo Orlandino, 21 anni, di Fasano, il portiere del Real Paradiso.

Unica superstite della strage Marta Muscatello, mamma di Viola che con il compagno Cristian Casilli si costituiranno parte civile.

 La donna rimase gravemente ferita.

De Sario, che attraverso  il rito abbreviato potrebbe beneficiare dello sconto di un terzo della pena in caso di condanna, risponde di omicidio colposo plurimo con l’aggravante delle violazioni del codice della strada.

Il processo avrà inizio,  dinanzi al gip Paola Liaci il 20 settembre prossimo.

Secondo le risultanze investigative degli  uomini del commissariato di Ostuni che si occuparono del caso, il conducente del tir con rimorchio era alla guida da diverse ore, era stanco e distratto,  quando si verificò l’incidente.

Gli inquirenti contestano “imprudenza, imperizia e negligenza” e “guida distratta per l’uso del cellulare e  in condizioni di affaticamento, essendosi posto alla guida del mezzo sin dalle ore 5 e avendo già effettuato trasporti analoghi per 380 chilometri circa” si accorse “in ritardo dell’autovetture che lo precedeva nel suo stesso senso di marcia” e non “rispettò l’idonea distanza di sicurezza dal veicolo”. Quindi “effettuò una veloce sterzata a sinistra nel tentativo di sorpassarlo e subito dopo, per evitare di collidere contro il new-jersey, controsterzò a destra, ma a causa dell’elevata velocità, pari a circa 85-90 chilometri orari, superiore al massimo imposto di 70 chilometri orari, e comunque non adeguata al carico del veicolo, perse il controllo del mezzo”.

Il rimorchio finì contro  lo spartitraffico, che fece da trampolino, e  si ribaltò nella carreggiata opposta dove  travolse in pieno  una Opel Zafira, una Peugeot 107 e una Toyota Aygo.

L’uso del cellulare alla guida fu accertato dagli investigatori dai tabulati telefonici e dalla persona che si trovava all’altro capo del telefono che fu ascoltata dagli inquirenti. L’autista non ha mai negato che stesse usando il   cellulare  ma ha sempre sostenuto che lo stava utilizzando con gli auricolari così come legge prevede.

BrindisiOggi

 

1 Commento

  1. Se questo non e omicidio stradale ditemi voi…io ho visto anche di peggio oltre a guidare con i telefoni addirittura alla guida avevano il tablet e guardavano la TV…assurdo ..

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