Tentato colpo al postamat e inseguimento a Specchiolla, i chiodi sulla Statale fermano la polizia

OSTUNI – Sventato il colpo di una banda di malviventi ad un ufficio postale: obiettivo, lo sportello Postamat, facendo scattare un inseguimento sulla superstrada, disseminata di chiodi a tre punte per evitare l’arresto e seminando i poliziotti.

È successo questa notte (23 gennaio) a Ostuni. I poliziotti del commissariato guidato dal Commissario Gianni Albano non sono riusciti a catturare i presunti responsabili del tentato colpo allo sportello Bancomat di Poste Italiane di via Tanzarella 3, con i quali hanno dato vita ad un inseguimento.

Le tre pattuglie disposte sul territorio, 10 uomini in tutto, sono intervenute presto, contribuendo a far fallire il colpo agli uffici postali: qui l’allarme antifurto è scattato intorno alle 2.45. Pochissimi minuti dopo gli agenti sono arrivati sul posto, notando che era stato messo in atto un tentativo di incendio allo sportello per rubarne le banconote contenute, una volta scoppiato, oltre che una tentata effrazione negli uffici.

Una delle auto di servizio avrebbe cominciato a perlustrare la zona delle marine alla ricerca dei malviventi, della cui vettura avevano una parziale descrizione: nei pressi di Specchiolla (Carovigno) una Alfa Giulietta non si è fermata all’alt intimato dagli agenti: da lì è scaturito l’inseguimento per diversi chilometri, conclusosi con le gomme dei mezzi di polizia a terra solo quando i passeggeri dell’auto hanno gettato una 50ina di chiodi a tre punte lungo la statale 379 direzione Bari.

Le indagini del commissariato si sono fatte serrate, cercando di far luce sull’eventuale coinvolgimento dei componenti dell’Alfa Giulietta nell’assalto alle Poste Italiane di via Giovanni XXIII. Qui è stata trovata una bottiglietta di liquido infiammabile, durante i rilievi del caso. Sul posto anche i vigili del fuoco del distaccamento della Città Bianca per spegnere le fiamme. Secondo i primi riscontri, nello sportello Postamat erano conservati circa 110mila euro, caricati alla chiusura degli uffici nel tardo pomeriggio di ieri (22 gennaio) per rifornire gli utenti nel fine settimana.

Al vaglio degli inquirenti, anche i filmati del sistema di videosorveglianza dell’ufficio postale e altri elementi raccolti nei pressi del luogo del tentato colpo, per individuare responsabili del gesto criminale.

BrindisiOggi

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