Terapia intensiva, la Asl: “Il protocollo regionale prevede il trasferimento dei pazienti Covid al Fazzi”

BRINDISI- In riferimento a quanto riportato sulla stampa circa la presunta inagibilità della terapia intensiva Covid dell’ospedale Perrino di Brindisi, la Asl precisa che la rete ospedaliera Covid è stata delineata dalla Regione Puglia con un’ottica scalare per un adattamento in base all’evoluzione della pandemia. L’obiettivo è quello di gestire i ricoveri Covid con un’ottimizzazione delle risorse umane che consenta, nello stesso tempo, di garantire anche le attività ordinarie.

“Per questo – spiega il direttore del reparto di Rianimazione dell’ospedale Perrino di Brindisi, Massimo Calò – la Regione ha creato tre strutture di riferimento: per l’Area Vasta Salento il Dea Vito Fazzi di Lecce, per l’Area Bari la struttura della Fiera del Levante e per l’Area Puglia Nord gli Ospedali Riuniti di Foggia. Al momento, per fortuna, i pazienti Covid della provincia di Brindisi, in condizioni tali da richiedere un ricovero in Rianimazione, sono stati solo quattro negli ultimi 5 mesi, e sono stati trasferiti a Lecce. Se la situazione dovesse peggiorare, accanto ai reparti Covid già attivi di Malattie infettive e Pneumologia potremmo aprire nell’immediato anche la Terapia intensiva Covid perfettamente funzionante.  Cosa che fa parte di uno scenario che naturalmente non ci auguriamo”.

BrindisiOggi

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