MESAGNE- Gruppo di tifosi mesagnesi aggrediti a sprangate in una stazione di servizio a Frosinone. Una storia che ha dell’incredibile quella accaduta questa notte ai danni di un gruppo di tifosi mesagnesi di ritorno dalla partita Juve- Roma. Una giornata tra amici trasformata in un incubo. Un gruppo di amici, tutti con la passione per il calcio, tifosi della Juve, partiti in trasferta per tifare la squadra del cuore, aggrediti senza motivo da ultras napoletani in una stazione di servizio a Frosinone.
E’ accaduto questa notte intorno alle due, i ragazzi mesagnesi si erano fermati con il loro furgoncino a fare rifornimento ad una stazione di servizio quando sono stati avvicinati da una quarantina di tifosi napoletani. Senza alcun motivo quest’ultimi si sono scagliati contro con delle spranghe. Ad avere la peggio Roberto Sabato colpito alla testa. Quest’ultimo era sceso per fare rifornimento quando è stato avvicinato da quattro uomini che lo hanno subito aggredito con mazze ed estintori, non appena i compagni si sono accorti di cosa stava accadendo si sono precipitati in sua difesa ma a quel punto sono spuntati altri 30, 40 tifosi napoletani che si sono avventati tentando persino di dar fuoco la furgone. Solo l’arrivo della polizia ha scongiurato il peggio. Roberto Sabato è stato accompagnato subito in ospedale dove in questo momento è in osservazione.
“Una storia assurda- ha detto Francesco Vecchio, il cognato di Roberto Sabato- io sto ancora piangendo per il nervoso. Non è mai accaduta una cosa del genere. Siamo un gruppo molto affiatato, ci vogliamo bene ed amiamo lo sport. Giriamo con il furgone in tutta Europa e seguiamo la nostra squadra. Dovevo esserci anch’io ieri ma avevo impegni di lavoro. Poi questa mattina la telefonata. Assurdo. Uno va allo stadio per divertirsi non per farsi ammazzare. Lo sport non è questo”.
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