Torre Guaceto, confronto tra il Forum dei Comitati civici e l’assessore regionale Barbanente

BRINDISI – Una rappresentanza del Forum dei Comitati Civici per la salvaguardia di Torre Guaceto incontra l’assessore regionale alla Qualità del territorio Angela Barbanente per manifestare la propria contrarietà alla decisione di continuare con gli scarichi del depuratore di Bufalaria all’interno della Riserva.

La soluzione trovata, quella della realizzazione di trincee drenanti a ridosso dell’impianto, che però non ha convinto i comitati che si stanno battendo contro questa decisione.

Incontro Torre GuacetoSi tratta di un primo passo di una forma di protesta che il Forum articolerà in diversi passaggi.Lunedì alle 16 è previsto il sit-in di protesta a Carovigno, in occasione della riunione del Consiglio Comunale nel corso del quale si discuterà sulle decisioni inerenti la vicenda Torre Guaceto mentre nella seconda metà di novembre si dovrebbe tenere presidio a Bari, nel corso del Consiglio Regionale, in concomitanza della sentenza del Tar sulla legittimità degli sversamenti dei liquami; ed infine il 29 novembre alle 18è in previsione un corteo di protesta a Brindisi, con la partecipazione di tutti i comitati del Forum, le associazioni e i cittadini di Brindisi e provincia.

Tornando al confronto con la Barbanente, l’assessore, a Brindisi per un incontro in commissione Urbanistica, si è confrontata con le rimostranze del Forum: “Chiediamo – dicono i portavoce -, come cittadini, l’applicazione delle leggi dello Stato Italiano che vietano di sversare qualunque sostanza nelle acque della Riserva, fosse anche acqua minerale. L’unica cosa che chiediamo è la chiusura del tubo di scarico. Carovigno continuerà a versare in falda perché sono stati commessi degli sbagli nella costruzione della condotta che porta dal paese al depuratore”.

Incontro Torre guaceto BarbanenteLa Barbanente, dal canto suo, ha illustrato le ragioni della Regione, parlando di voler accelerare i tempi e della massima attenzione alla Riserva. “Ci siamo trovati – ha detto -sotto procedura d’infrazione per lo sversamento di reflui nel sottosuolo, che comporta pesanti sanzioni. Un inquinamento invisibile di cui molti non sono stati consapevoli”. Da qui, la Barbanente ha illustrato quella che è l’idea progettuale nel lungo periodo, ovvero la realizzazione di una condotta sottomarina che bypassi la zona A. L’assessore ammette che non sempre le cose sono andate per il verso giusto: “Sono stati commessi – ha aggiunto – alcuni errori ma ora bisogna guardare al futuro. L’importante è arrivare alla realizzazione di trincee drenanti di grandi ampiezza a ridosso del depuratore, nelle more della realizzazione della condotta sottomarina, che costituirà un recapito alternativo rispetto alla portata attuale”. La Barbanente, inoltre, ha parlato di un calo dei valori critici per le acque di scarico negli ultimi tempi dopo la fase iniziale.

F.Tr.

Foto Gianni Di Campi

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