Transizione ecologica a Cerano, lavoratori a rischio, dichiarato lo stato di agitazione

BRINDISI- Le organizzazioni sindacali FILCTEM CGIL – FLAEI CISL – UILTEC UIL di Brindisi hanno svolto, nel pomeriggio del 10 luglio ’23, presso la Sala Conferenze della Centrale, l’Assemblea Generale di Lavoratori e Lavoratrici delle varie Società ENEL a vario titolo distaccati e operanti nel sito.

Nel corso dei lavori, sono state illustrate le forti preoccupazioni del Sindacato del settore elettrico, a seguito dei recenti provvedimenti del Governo che rischiano di accelerare la dismissione degli impianti a carbone, senza aver determinato per tempo, validi contesti produttivi e occupazionali alternativi, che a Brindisi coinvolgono i 237 lavoratori diretti ENEL e i circa 500 lavoratori dell’intero indotto.

Il Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, nei giorni scorsi, ha firmato un preciso atto di indirizzo a Terna, gestore della rete elettrica nazionale, Arera Autorità per l’energia e Gse Gestore del Servizio Elettrico, chiedendo di minimizzare la produzione degli impianti a carbone, questo significa anticipare la dismissione degli impianti fissato al 31.12.2025.

Lo scorso 30 giugno, inoltre, il Ministro ha trasmesso a Bruxelles, la proposta di aggiornamento del Piano Nazionale Italiano di Energia e Clima, non ancora consultabile.

Nel nuovo PNIEC Italiano, va confermato il meccanismo del Capacity Market, il gas come vettore della transizione, l’obiettivo, entro il 2030, su efficienza energetica e quantità di fonti rinnovabili, nonché in tema di sicurezza energetica, a Brindisi l’investimento per realizzare un nuovo impianto a ciclo combinato a gas per sostituire la produzione a carbone della centrale di Cerano.

L’area industriale e i lavoratori diretti ENEL e dell’indotto di Brindisi devono avere le stesse opportunità che hanno avuto i lavoratori delle altre centrali a carbone di Fusina, Monfalcone, e degli impianti di Montalto, Tavazzano, Ostiglia, Ravenna, Cassano d’Adda e Marghera, dove oggi sono in fase di realizzazione nuovi e moderni impianti a gas.

La transizione ecologica deve essere sostenibile ed equa, economicamente e socialmente senza creare disastri a livello occupazionale, l’intero Paese ha bisogno di un progetto complessivo di politiche produttive, senza far arretrare i settori industriali e manifatturieri, con la piena partecipazione del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, del Mef e del Ministero del Lavoro.

Per tutto quanto rappresentato FILCTEM CGIL – FLAEI CISL – UILTEC UIL e l’intera assemblea dei Lavoratori dell’ENEL di Cerano hanno deciso di dichiarare lo stato di mobilitazione, interessando la Prefettura di Brindisi e chiedendo degli incontri al Presidente della Provincia, al Sindaco di Brindisi e alla Regione Puglia.

BrindisiOggi

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