Trapianto di rene, Marinella ringrazia i medici e lancia l’appello: “Voglio conoscere i genitori di Vittoria”

FRANCAVILLA FONTANA – (Da IL7 Magazine) Una storia fatta di speranza, una donna che ritrova la sua vita grazie ad un trapianto. Una storia quella di Marinella Luparelli, 40enne di Francavilla Fontana, fatta di coraggio e tenacia. Dopo undici lunghissimi anni di dialisi finalmente ad aprile scorso il suo cellulare in piena notte ha squillato: “Non dormivo, mi sentivo strana, avevo messo a letto mio figlio, ma io non riuscivo a chiudere gli occhi, c’era qualcosa che mi teneva sveglia. Forse avevo capito che il mio grande momento era arrivato”. Infatti, all’una e cinque minuti del 6 aprile 2017 il cellulare di Marinella squilla, era il suo medico: “Questo è per te – dice la voce dall’altra parte dello smartphone – c’è un rene che ti sta aspettando in ospedale. Corri Marinella, fai la valigia e parti subito”. Adesso però Marinella vorrebbe incontrare i genitori che hanno concesso l’espianto degli organi della loro figlia per ringraziarli.

La donna che aspettava quel momento da tanti anni ancora non credeva che quel momento fosse davvero arrivato. Il suo viso era carico di emozione. Un’emozione che non si può spiegare facilmente. Si tratta di un traguardo che devi andare a prendere con le tue stesse mani. “Io in quel momento ero anche stordita, ma sorridevo – racconta – mia mamma si preparava la camomilla, io invece le dicevo che per me non era necessaria. Ero stata toccata da una forza incredibile. Mi sentivo già star bene. Sapevo, me lo sentivo, che quel rene sarebbe stato quello giusto”.

Marinella prepara la valigia in pochi minuti, dà un bacio a suo figlio Gabriele che dormiva e gli sussurra: “La mamma va in ospedale, ma torna presto”. Gabriele Pio, il suo unico figlio oggi 11enne, sa perfettamente che la sua mamma soffre di insufficienza renale cronica e sa benissimo che è iscritta nell’elenco nazionale in attesa di ricevere un rene. Anche lui quella notte aveva capito tutto.

“Ci mettiamo in macchina io e mio marito e ci dirigiamo verso il Policlinico di Bari. Quella strada non è mai stata così lunga come quella notte – dice la donna – arrivata in ospedale mi sottopongono a tutti gli accertamenti del caso. I medici mi sorridono e mi rincuorano dicendomi che è un rene giovane. Lì capisco che a l’avevo ricevuto da una persona giovane. Passano le ore ed io sono sempre più carica di adrenalina. Sento che andrà tutto bene, anche dopo l’intervento”.“Quando sono entrata in sala operatoria – continua – le infermiere mi hanno detto che ero l’unica paziente a varcare quella porta col sorriso prima di un trapianto”.

L’intervento è durato circa quattro ore. Marinella al suo risveglio aveva un rene nuovo. “Quando ho aperto gli occhi ho visto mio marito e ho chiesto subito di mio figlio, poi mi sono resa conto che finalmente era tutto finito. Da quel momento iniziava la mia seconda vita, quella senza dialisi. Quel rene era la mia vittoria”.

Il rene che ha ricevuto Marinella era di una ragazza di Udine di 24anni colpita da una emorragia cerebrale e i genitori avevano deciso di donare gli organi.

“Dopo qualche ora ho scoperto che quel rene mi era stato donato dai genitori di Vittoria, una dolcissima ragazza morta a causa di una emorragia cerebrale a Udine. Io vorrei tanto conoscere quei genitori così generosi per ringraziarli e abbracciarli e fargli capire quanto sono grata alla loro Vittoria e quanto il loro gesto sia diventato oggi la mia ‘vittoria’. Ho fatto anche una ricerca su facebook, ma non sono stata in grado di trovarli. Uno dei miei desideri adesso è quello di abbracciarli e dire loro ‘Grazie’. Grazie per avermi donato una nuova vita. La vostra Vittoria dal 7 aprile 2017 è anche la mia ‘vittoria’”.

La storia di Marinella è ben conosciuta nelle corsie dell’ospedale Camberlingo di Francavilla Fontana poiché questa ragazza nel 2006, mentre era sottoposta a dialisi, ha portato avanti la gravidanza per quasi nove mesi. La nascita di Gabriele Pio avvenuta il 5 dicembre dello stesso anno è considerata dai medici un miracolo poiché avevano dato a quel bambino pochissime possibilità di venire al mondo. All’epoca Marinella aveva 29 anni ed era affetta da un’insufficienza renale cronica che la costringevano quasi quotidianamente a sottoporsi a continue cure e che rendevano la paziente incompatibile col processo di gravidanza. La francavillese però non voleva rinunciare a quel bambino e contro la volontà di tutti ha portato avanti la gestazione. Gabriele è nato sanissimo e il caso di Marinella oggi è diventato tema di convegni medici e ricerche scientifiche.

Non mancano i ringraziamenti: per l’ospedale ‘Camberlingo’ di Francavilla Fontana, dove Marinella ha trascorso le sue giornate per undici anni e il Policlinico di Bari dove è avvenuto il trapianto.

“Ringrazio tutti, medici e infermieri del reparto di Nefrologia dell’ospedale ‘Camberlingo’, ovvero la mia seconda casa e la mia seconda famiglia. Insieme a loro io ho pianto e gioito e non li dimenticherò mai. In particolare ringrazio il primario Gianfranco Manisco, il dottor Gesualdo Loreto, il dottor Massimo Di Tullio, ma anche chi mi ha aiutato durante la gravidanza, quindi il dottor Marcello Potì primario di Ginecologia e Ostetricia e il dottor Di Mitri, primario di Pediatria. Senza il loro indispensabile aiuto io non sarei oggi la donna che sono diventata. E infine ringrazio tutti ma proprio tutti medici e infermieri del reparto di Chirurgia e Trapianti del Policlinico di Bari. In particolar modo il professor Palazzo che mi ha seguita da quando sono arrivata a Bari. Grazie di cuore a tutti”.

Maristella De Michele per IL7 Magazine

1 Commento

  1. Ho vissuto la stessa identica storia 8 anni il 6 dicembre…un angelo che era volato in cielo mi ha regalato una vita “normale”nn ho mai conosciuto il.donatore so solo che aveva avuto un incidente sulla palermo catania il 5 dicembre 2009..io qiesto dono l ho chiamato PIO…GRAZIE OVUNQUE E CHIUNQUE TU SIA..

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