Trovati con coltello serramanico e marijuana: madre e figlio nei guai

OSTUNI – Sottoposti ad un controllo, i poliziotti scoprono nella borsetta della donna un coltello serramanico e addosso al figlio la marijuana: denunciati. Si tratta di C.D.A. e L.M. rispettivamente le iniziali della donna e del ragazzo entrambi di Ostuni.

Nello specifico, la madre deteneva nella borsetta un coltello a serramanico della lunghezza totale, tra lama e manico, di 24 centimetri. Il figlio invece, oltre ad avere addosso – così come ricostruito dagli agenti – una dose termosaldata con all’interno marijuana. Sottoposto ad ulteriore perquisizione domiciliare, il giovane, deteneva presso l’abitazione un’altra dose identica e sempre di marijuana, un bilancino elettronico di precisione e il tipico nastro isolante nero per il confezionamento delle singole dosi. Rinvenuti anche ritagli di carta , ulteriore bilancino elettronico e due birillini di cocaina. Sequestrato diverso danaro in contante ritenuto – secondo la polizia – provento dell’illecita attività di spaccio.

Pertanto, la madre risponderà di porto di armi od oggetti atti ad offendere, mentre il figlio di detenzione di droga ai fini di spaccio.

Sempre gli agenti del commissariato della Città Bianca hanno tratto in arresto, nei giorni scorsi, due soggetti già noti alle forze dell’ordine. Si tratta di Giuseppe Morelli 41enne e Pietro Rosselli 63enne. Il primo è stato associato alla casa circondariale di Brindisi mentre il secondo presso la sua abitazione ai domiciliari.

Commissariato ostuni

Morelli dovrà scontare presso il carcere brindisino 4 mesi di reclusione con ulteriore ammenda di 100euro per i reati commessi in Ceglie Messapica per guida senza patente o dopo che la patente sia stata negata, sospesa o revocata se si tratta di persona già sottoposta con provvedimento definitivo a  misura di prevenzione, violazione degli obblighi inerenti la Sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza nonché Rifiuto di sottoporsi agli accertamenti atti ad appurare la guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e/o psicotrope.

Rosselli, invece, condannato ad 9 anni, 4 mesi  e cinque giorni di reclusione per reati in materia fiscale e fallimentare, attraverso il suo difensore, aveva avanzato al Tribunale di Sorveglianza di Lecce di poter beneficiare della sospensione della pena per le proprie condizioni di salute.

L’Autorità giudiziaria, di contro, sulla base degli esiti delle informazioni e degli accertamenti delegati all’ufficio Misure di Prevenzione e Sicurezza del commissariato ostunese, ha rigettato la richiesta della difesa sottoponendo il 63enne alla detenzione domiciliare presso la propria abitazione.

I servizi di controllo del territorio da parte della polizia di Stato all’interno della giurisdizione di pertinenza, proseguiranno nei prossimi giorni nell’ottica del perseguimento della sicurezza generale in una cornice di collaborazione da parte della cittadina che si auspica possa essere sempre più consistente e tangibile.

BrindisiOggi

 

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