Un dirigente Enel alla presentazione di Marino sindaco, la società: “Andremo da tutti i candidati sindaco”

Documentario Norman Atlantic

BRINDISI- Il responsabile Affari territoriali di Enel, Angelo Di Giovine, seduto al primo posto della prima fila alla presentazione del candidato sindaco del Pd Nando Marino e scoppia la polemica. Ormai Brindisi è in piena campagna elettorale, e la presenza di uno dei dirigente della società elettrica, ieri sera all’hotel Orientale ,non è passata inosservata, e non solo agli avversari politici dei democratici. Enel è lo sponsor della squadra di basket di cui il candidato sindaco è presidente.

Dall’ufficio stampa dell’Enel poche parole ma concise: “Angelo Di Giovine  cura i rapporti con le istituzioni e seguirà tutte le presentazione dei candidati sindaco della città di Brindisi”.

Insomma Di Giovine ha solo iniziato con Marino, non  ci sarebbe nessuna preferenza, se lo aspettassero alla loro presentazione anche gli altri candidati. Non restasse male Simona Pino D’Astore candidata con tre liste civiche se alla sua presentazione il dirigente non c’era. Forse si presenterà in qualche altra sua manifestazione successiva.

Lu.Po.

4 Commenti

  1. Certo che anche la concorrenza delle formiche in cerca di un posto da svariati e svariati anni ed ora affiancato da mr. no che ha già dato (nulla) a questa città perché facile non sbagliare non approvando nulla nei vari ruoli rivestiti per quasi 10 anni ad osservare tacito chi invece poi sarebbe finito in carcere. Ma lasciamo la storia che non tutti la condividono, mi chiedo ma il M5S dove sono? Possibile non abbiano un progetto per Brindisi? Significa che siamo talmente infognati che nemmeno loro potrebbero riuscirci…
    Che tristezza anche per i prossimi (magistratura permettendo) 5 anni.
    Riflettete!

  2. Siamo brindisini e vediamo il marcio ovunque,non cresceremo mai e così facendo saremo sempre terra di conquista. Anche voi giornalisti siete artefici insieme ai politici della morte di Brindisi.si parla di tutto ma non dello scempio delle coste e noi siamo quelli che dovremmo far crescere il turismo e l’agricoltura. Siamo tutti faziosi

  3. Detto da un “pezzo da 90” del megacarrozzone di stato è come se Provenzano avesse detto: VI PROMETTO CHE ANDRO’ IN CHIESA TUTTE LE DOMENICHE E MI FARO’ LA SANTA CONFESSIONE E COMUNIONE AD ESPIAZIONE DEI MIEI PECCATI. Un messaggio, null’altri che un messaggio….e che messaggio…

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