Università a Brindisi: senza sede e senza Informativa

BRINDISI-  Alla ricerca di una sede per l’Università. Riunione di capigruppo questa mattina al Comune di Brindisi con il rettore dell’Università  di Bari. Al centro della discussione i locali per ospitare le lezioni dell’unico corso di Laurea rimasto quello di Economia aziendale. L’Università non ha confermato infatti quello di Informatica. Nella convenzione con il Comune di Brindisi è prevista una spesa per l’amministrazione comunale di oltre 400mila euro, la stessa cifra del passato quando i corsi erano tre. Ma l’Università ha risposto che le spese sono aumentate.

Intanto si cerca una sede, qualcuno come il consigliere comunale Riccardo Rossi ha proposto la Cittadella della Ricerca. Luogo già sperimentato in passato con l’Università del Salento che ha prodotto però solo critiche di studenti e docenti, per una sede lontana e senza servizi. C’è chi invece come il consigliere di Forza Italia Pietro Guadalupi ha riportato all’attenzione la necessità di trovare una sede nel cuore della città così da produrre delle ricadute. Questa ipotesi negli anni scorsi è stata più volte valutata, ma nonostante i numerosi sopralluoghi non è mai stato trovato un luogo idoneo. Tra i possibili, Guadalupi ha proposto i locali dell’ex ospedale Di Summa. “Siamo d’accordo a siglare la nuova convenzione con Bari per i corsi universitari a Brindisi- afferma il consigliere di Forza Italia- ma abbiamo chiesto dei miglioramenti rispetto soprattutto ai servizi offerti agli studenti della città. Non condividiamo inoltre la motivazione della cancellazione del corso di informatica dalla nuova convenzione e sicuramente opereremo per migliorarla anche in questo senso”.
I tempi intanto si stringono, a settembre prossimo dovranno ripartire le lezioni, e i locali dell’ex Ipai che per anni hanno ospitato i corsi non sono più agibili. Alla fine si ha il timore che il servizio offerto agli studenti brindisini non siano pari a quello degli altri nonostante paghino le stesse tasse. Per questo Guadalupi ha chiesto di conoscere “l’entità degli introiti dell’Università relativi ai pagamenti delle tasse effettuati dagli studenti brindisini, in modo da capire, in relazione ad essi, se i servizi offerti agli studenti sono giusti ed equi oppure no”.

Intanto passano gli anni e la situazione non solo non è migliorata, dopo tante promesse, è anche peggiorata.

BrindisiOggi

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*