Verifica nella maggioranza: alcuni assessori a rischio

BRINDISI – (da il7 Magazine) Verifica politica nella maggioranza di centrosinistra, e il sindaco Riccardo Rossi comunica ai suoi assessori che sono in corso delle valutazione per dei cambiamenti in giunta. Tra qualche settimane Brindisi potrebbe avere un nuovo esecutivo, e qualche attuale componente potrebbe andare a casa: in ballo i nomi di Dino Borri (assessore all’Urbanistica), Oreste Pinto (assessore alle Attività produttive), Roberta Lopalco (assessore all’Ambiente) e Cristiano D’Errico (assessore al Bilancio) ma anche quello di Isabella Lettori (assessore ai Servizi sociali) . Rossi ha fatto le sue comunicazioni agli assessori qualche giorno fa.

 La richiesta è arrivata da alcuni rappresentati di maggioranza che hanno chiesto un cambio di rotta, e nello stesso tempo hanno proposto di dare visibilità a forze politiche che sostengono il governo cittadino ma che sono orfane di un rappresentante nell’esecutivo. A due anni dall’inizio della consiliatura la scacchiera in seno alla maggioranza è cambiata: tre consiglieri Giuseppe Massaro, Antonio Manfreda e Alessandro Antonino eletti nella lista di Leu hanno abbandonato il partito e formato un gruppo autonomo, il consigliere Marco Vadacca eletto in Brindisi Bene Comune è andato più volte in collisione con il suo gruppo ed è stato cacciato, Alessio Carbonella e Lorenzo Guadalupi prima Pd sono passati in Italia Viva, e Livia Dell’Anna ha lasciato il gruppo di Ora tocca a noi. Tra questi qualcuno si è allontano dalla coalizione come Vadacca, Massaro ai quali si aggiunge il consigliere democratico Antonio Elefante che non nasconde il suo disappunto su metodi e provvedimenti adottati da questa amministrazione. Ma la richiesta dell’azzeramento della giunta è arrivata da una componente del Pd. Durante la riunione di maggioranza che si è svolta il 7 luglio scorso la consigliera democratica Nadia Fanigliulo ha chiesto al sindaco di Brindisi l’azzeramento dell’esecutivo e una modifica nell’assetto dei dirigenti. “È arrivato il momento di dare una sterzata all’attività amministrativa – ha detto la democratica – e per fare questo è necessario azzerare la giunta e cambiare qualche dirigente. Non voglio dire che non ho apprezzato il lavoro degli assessori, ma questo ora non basta. Ci sono cose non vanno, assessorati ingessati e pratiche bloccate”. La richiesta di rimpasto è sostenuta anche dal segretario cittadino del Partito democratico Francesco Cannalire. Per lui sarebbe arrivato il momento di dare visibilità anche alle altre forze politiche.

Si attende ora la convocazione da parte del sindaco Rossi di un incontro di maggioranza per aprire un confronto tra tutti i gruppi. La decisione spetta a lui, ma se questa dovesse tardare ad arrivare saranno le stesse forze a chiedere la convocazione. La data ultima è quella di fine luglio quando la coalizione di centrosinistra sarà chiamata a votare gli equilibri di bilancio, atto importante per il proseguimento della legislatura e per la tenuta della maggioranza. Il provvedimento avrà bisogno di 16 voti favorevoli che dovranno essere replicati anche a fine settembre quando si voterà il bilancio di previsione, slittato ormai di sette mesi. E sul quale ci sono serie preoccupazioni quando mancano all’appello oltre 3milioni di euro di fondi inseriti nel pre dissesto. La maggioranza dovrà rivedere un po’ di numeri con i tagli alle uscite e quindi ai servizi erogati ai cittadini. Circa un mese fa il dirigente ai Servizi Finanziari Simone Simeone aveva inviato una lettera di avvertimento sulla difficoltà finanziaria e il mancato rispetto del piano approvato a gennaio.

Contro la decisione di un rimpasto è intervenuto uno dei fautori della candidatura di Riccardo Rossi a sindaco, e  fondatore di questo progetto politico che vede l’alleanza tra Pd, Brindisi Bene Comune e l’ex Leu, Carmine Dipietrangelo. L’ex Ds non ha nessun ruolo politico ma lancia un monito al sindaco e alla coalizione. Dipietrangelo non ha più nessun rappresentante in maggioranza, i tre di Leu lo scorso anno si sono dichiarati indipendenti, mentre resta nell’esecutivo il suo assessore al Bilancio Cristiano D’Errico. “Si stanno ripristinando dinamiche e rituali di una pratica politica che nelle mani dei vecchi politici almeno qualche risultato riusciva a dare anche se sempre a nocumento della città – dice Dipietrangelo – Leggere che anche il sindaco e il segretario del Pd propongono nuovi equilibri e verifiche politiche finalizzate ad accontentare qualcuno pur di sopravvivere, conferma la  mia delusione e non solo la mia”. Dipietrangelo sollecita Rossi a dare un giudizio sui suoi collaboratori ea d evitare metodi adottati nel passato.

Intanto la maggioranza si è mostrata in sofferenza nell’ultimo consiglio comunale del 9 luglio, dove mancava un consigliere per avere il numero legale. Improvvisamente il voto necessario è apparso, visto il collegamento in remoto. A Brindisi i  consigli comunali non si fanno ancora nell’aula comunale ma vengono svolti da casa. L’opposizione ha abbandonato i lavori dopo che sono circolati alcuni screenshot della chat dei consiglieri di maggioranza in cui si faceva riferimento alla necessità di trovare un voto e di far collegare immediatamente qualcuno, anche se questo fosse stato a lavoro. Critici i consiglieri di minoranza Carmela Lomartire e Massimiliano Oggiano, l’avvocato Lomartire prima di abbandonare il collegamento ha dichiarato che si trattava di un consiglio illegittimo: “Perché – ha affermato la consigliera stanno  accadendo cose che non sono di mia competenza, ed invito tutti a verificare la legittimità dei lavori”. La maggioranza ha continuato da sola la seduta ed approvato gli ordini del giorni.

Lucia Portolano

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