Verifiche su corretta detenzione armi: 133 persone controllate, 12 denunce, 9 revoche e un arresto

BRINDISI – Verifiche a tappeto nel territorio provinciale sulla corretta detenzione di armi da fuoco e relativo munizionamento, ecco il bilancio per il mese di gennaio 2018: 133 soggetti detentori di armi controllati, 12 deferiti a piede libero per inosservanza delle norme sulla diligente custodia, trasferimento dell’arma ad altro luogo, smarrimento, denuncia ex–novo per decesso del congiunto detentore, un arresto, per detenzione abusiva di arma clandestina; 28 armi sequestrate, 110 munizioni sequestrate, 9 proposte di revoca di porto d’armi.

Recenti fatti di cronaca sia nazionale che locale, hanno richiamato l’attenzione sulla problematica dell’illecito utilizzo delle armi da fuoco, ancorché legalmente denunciate. Pertanto, il comando provinciale dei carabinieri di Brindisi, avvalendosi delle stazioni dipendenti capillarmente presenti, ha avviato un controllo di tutti i soggetti in possesso di armi, affinché si verifichi la corretta custodia in ossequio alla normativa vigente.

Le verifiche sono avvenute nel rispetto all’articolo 38 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza che recita “chiunque detiene armi o parti di esse e/o munizioni deve farne denuncia all’Ufficio locale di Pubblica Sicurezza o, quando questo manchi, al locale Comando dell’Arma dei Carabinieri”. La norma prevede altresì che “l’Autorità di Pubblica Sicurezza ha facoltà di eseguire, quando lo ritenga necessario, verifiche di controllo e di prescrivere quelle misure cautelari che ritenga indispensabili per la tutela dell’ordine pubblico”. “La denuncia di detenzione deve essere ripresentata ogni qualvolta il possessore trasferisca l’arma in un luogo diverso da quello indicato nella precedente denuncia. Il detentore delle armi deve assicurare che il luogo di custodia offra adeguate garanzie di sicurezza.”

L’obbligo della corretta custodia si considera adempiuto, allorché, concretamente si adottino tutta una serie di cautele, quindi occorre assumere tutti quegli accorgimenti che porrebbe in essere una persona di normale prudenza.

Il successivo articolo 39 del T.u.p.l.s. (Testo unico per le leggi di pubblica sicurezza) stabilisce che il prefetto della provincia, ha la facoltà di vietare la detenzione di armi e munizioni alle persone ritenute capaci di abusarne. Pertanto l’attività informativa e successivamente ispettiva da parte dell’Arma dei carabinieri mira anche all’acquisizione di tutta una serie di elementi utili al fine di porre l’Autorità preposta nelle migliori condizioni decisorie.

BrindisiOggi

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