Versalis , primo tavolo tecnico, c’è l’accordo sul controllo delle centraline interne

BRINDISI-Primo tavolo tecnico per il petrolchimico di Brindisi, presenti segreterie territoriali tutte sia confederali che di categoria, il Sindaco, Confindustria , direzione Eni Versalis Enipower e Chemgas  e la regione nella persona dell’assessore Borracino e del presidente della task force regionale Leo Caroli, la dott D’agnano per Arpa puglia, Ares agenzia regionale della sanità.
Ad aprire l’incontro Leo Caroli  che ha spiegato che il  Tavolo tecnico era finalizzato ad un nuovo piano di centraline per un maggior monitoraggio e una migliore gestione di quelle che possono essere le eventuali emissioni. “La presenza di Ares- ha detto Caroli- valorizza quello che può essere la gestione degli eventuali problemi o emissioni  con il coinvolgimento del settore salute e sanità”.  Il sindaco Rossi ha detto invece che era un tavolo importante per derimere alcune questioni e per migliorare gli assetti degli impianti per garantire anche la salute dei cittadini. Non si vogliono creare problematiche o vertenze ma migliorare ed eventualmente fare in modo da implementare i posti di lavoro. “Abbiamo bisogno di una più fitta rete di centraline interne ed esterne di gestione pubblica e di tutto quello che ci può aiutare a delineare ed eventualmente individuare delle situazioni di drastico peggioramento della qualità dell’aria- ha chiarito il sindaco- Capire se ci sono nuove tecniche che possano escludere o restringere l’utilizzo delle torce nella regolazione delle fasi di vita degli impianti. Siamo preoccupati dello stato degli impianti per le continue defezioni!In che modo quindi minimizzare l’utilizzo dell’elemento di sicurezza per ricondurlo alla sua funzione e limitarne l’uso nelle situazioni di estrema emergenza. Prospettive per eventuali investimenti di chimica verde e riciclo  di plastica. Avviare quindi quello che possa essere una prospettiva che vada oltre gli impianti presenti oggi nel comprensorio del petrolchimico”. D’accordo sulla rete delle centraline l’ingegner  Poidomani dell’ Eni:
“Quelle presenti sono centraline per ambiente di fabbrica che seguono la regolamentazione delle leggi dello stato.
D’accordo sull’andare a creare una rete più specifica che riguardi tutta l’aria industriale di Brindisi. Se questo è il principio Eni disposta a sostenere l’iniziativa”. L’ingegnere ha aggiunto: “Specifica invece che per l’utilizzo delle torce anche se in regime transitoria sono elementi di sicurezza da cui non si può transigere. Non ci sono cose che non siano tracciate e monitorate. Di certo ci sono di contro, cose migliorabili. Per quanto riguarda piano investimenti conferma quanto detto nei precedenti incontri. L’impianto di Brindisi molto avanzato cosi come anche quelli di polietilene. Brindisi una delle best performance”.  Disponibile all’implementazione della rete delle centraline passando però dalla procedura prevista, il direttore dell’Arpa Puglia: “Quest’implementazione deve andare di pari passo col secondo punto che e’ quello di migliorare l’efficienza degli impianti stessi.” Sulla revisione dell’Aia la Regione ha detto: “Considerare nel riesame complessivo AIA un protocollo per la gestione emergenze, che comprenda anche un implementazione delle centraline in tutta la zona industriale di Brindisi”. I sindacati , a partire dalla CGIL sono stati tutti favorevoli sulle centraline. “D’accordo su rete implementa delle centraline gestite da arpa. Valutazione del possibile potenziamento delle centraline poste nei paese limitrofi- ha detto Antonio Macchia della CGIL- Chiede se c’è un piano di miglioramento della gestione delle centraline in quanto molte di esse nella gestione hanno dato seri problemi in periodi precedenti”. La Uil ha anche proposto l’apertura di due tavoli: ” Due tavoli uno sugli aspetti del sistema dove concorrono tutte le aziende per quanto riguarda la rete di monitoraggio, il secondo per lo sviluppo del petrolchimico stesso dove valorizzare le imprese del territorio”. “Affrontare a step i ragionamenti partendo dal monitoraggio sia interno che esterno, l’elemento di conforto e la disponibilità di arpa per una rivisitazione delle centraline- ha detto la CISL- Abbiamo contezza degli investimenti Eni ed abbiamo il dovere di chiedere di proseguire e migliorare in tal senso con il contributo del ministero dell’ambiente. Volontà di avviare un discorso di sviluppo di chimica verde attenzionando nel contempo la situazione occupazionale. Sviluppando i due punti in maniera parallela”.L’assessore Borracino della Regione Puglia ha proposto   di lanciare ad i soggetti tecnici di questo tavolo ( Arpa e Ispra) sovrapporre i dati già a disposizione con l’efficienza degli impianti. Provare a comprendere se gli sforzi che l’azienda ha compiuto in questi anni possono essere implementati per una efficenza maggiore rispetto alla salute pubblica”. In conclusione Giannoccaro Femca CISL: “condividiamo aspetto rilevato dall’assessore, partendo dai due punti proposti da comune che condividiamo a pieno, va chiarito chi poi sono i tecnici e su quale base ragionare per raggiungere gli obbiettivi! Bisogno di coinvolgere le aziende del petrolchimico per un miglioramento delle indagini per salvaguardare meglio l’ambiente interno ed esterno del petrolchimico. Per quanto riguarda la tenuta impiantistica cosi come detto da chi ci ha preceduto quelli istallati su brindisi sono impianti di ultima tecnologia.Rispetto invece sulla tenuta dei suddetti impianti l’obbiettivo e l’auspicio e che i disservizi non ci siano più o che siano vicino allo zero. Noi facciamo presente che come organizzazione sindacale attraverso le Rsu, le Rls e le segreterie esigiamo che vengano fatte le giuste manutenzioni che poi tra l’altro seguono le norme di legge! Teniamo a specificare che siamo vigili con tutte le nostre competenze per una sempre migliore efficienza e puntualità delle manutenzioni. Vorremo capire quale è la posizione sia del ministero piuttosto che di arpa per la revisione della certificazione aia che da una parte ci viene detta non in discussione dall’altro invece ci viene comunicato che è in fase di revisione.Vorremo dunque che tutta l’aria industriale di brindisi fosse attenzionata per individuare più specificatamente anche se ci sono altre aziende di minore rilevanza che non mantengano una linea che riteniamo necessaria per la salvaguardia della salute pubblica”
Confindustria ha chiesto lo sviluppo del tavolo in maniera concertativa e responsabile per lo sviluppo del territorio e la sua salvaguardia. Conferma il ruolo di Confindustria attore principale rispetto quelle che sono queste prospettive ed al contempo l’invito ad abbassare i toni per uno sviluppo più sereno del lavoro .
Il direttore Arpa ha spiegato che il sistema prevede un presidio che è fatto di validazioni e fasi di controllo, a questa fanno seguito ulteriori fasi di verifica prima di far parte di rapporti ufficiali. “Riceviamo richiesta di implementazione impianto centraline per una migliore e più precisa determinazione del fenomeno come già presente in altre zone aia. Siamo in revisione aia quindi si potrebbe allegare alla revisione, integrando, con un confronto con Ispra, tale richiesta che generi una posizione che sia definita nei processi di sviluppo per un implemento impiantistico.
L’agenzia dunque conferma la disponibilità a formulare un proposta dopo un confronto con Ispra e Regione .
 Eni ha confermato che Versalis è impegnata in un programma di sviluppo che passa attraverso delle analisi che possano valutare fonti alternative di sintesi che possano portare  a prodotti alternativi e la loro produzione. Questa fase ancora embrionale, nel futuro nulla e pregiudicato in merito. Conferma ruolo attivo dell’azienda nel miglioramento delle tecnologie di sicurezza e per la formazione in merito dei propri dipendenti.
“Confronti continui dei nostri tecnici anche su scala mondiale per miglioramento continuo degli asset con competenza- dice Eni- Per quanto riguarda le bonifiche non ci sono bonifiche che l’azienda non ha affrontato e che non sta portando oggi in opera nel sito di Brindisi. Il prossimo giugno 2021 completamento cantiere torcia a terra”.
A chiudere i lavori Leo Caroli: ” E’ stato fatto oggi un ottimo lavoro, ognuno dei convenuti ha fatto uno sforzo notevole pur salvaguardando ognuno ciò che rappresenta. Tema della chimica a Brindisi resta sullo sfondo ma va affrontato. C’è bisogno di atti concreti come politiche industriali per la chimica e politiche regionali, esattamente quello che ha portato gli impianti in essere oggi all’avanguardia nel confronto mondiale! Il territorio rispetto alle politiche industriali, lo sviluppo di nuovi investimenti e la salvaguardia della salute, questo un paradigma imprescindibile. C’è la necessità di sviluppare gruppo tecnico di lavoro per il raggiungimento del primo punto( lo sviluppo di fitta rete di centraline e monitoraggi incrociati). Entro 15 giorni report per sviluppo questione primo punto”.
BrindisiOggi

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