Verso il centenario della “Grande Guerra”: convegno sul ruolo di Brindisi nel conflitto

BRINDISI – Brindisi, e non solo, al tempo della Prima guerra mondiale.

Con il centrario dell’inizio del conflitto (per quanto riguarda l’Italia) la Società di Storia Patria per la Puglia ha dato il via ad una serie di incontri sul tema: il primo, intitolato “Brindisi e la Grande Guerra”, si è svolto nella sala conferenze di palazzo Nervegna, patrocinato dall’amministrazione comunale e che vede l’adesione di Assoarma Brindisi

La serata, coordinata dal consigliere regionale della Società di Storia Patria per la Puglia Domenico Urgesi, ha visto diversi interventi. Il primo, quello del contrammiraglio Pasquale Guerra, comandante della Brigata San Marco, che partendo da uno sguardo generale sul conflitto ha poi analizzato quello che è stato il percorso della Marina Militare a Brindisi, mostrando alcune foto dell’epoca e partendo da alcuni documenti storici come la delibera del Consiglio comunale nel 1905 con la quale si apriva, di fatto, la strada per far diventare militare lo scalo brindisino e concludendo con il focus sul caso di Manfredonia, una delle città simbolo a livello navale per quanto riguarda la Prima Guerra Mondiale.

A seguire, è stata la volta di Antonio Caputo, componente della sezione brindisina della Società di Storia Patria per la Puglia, che ha sottolineato come la “Grande Guerra” sia uno dei maggiori argomenti oggetto di studio da parte degli storici: con una nuova riscoperta in occasione del centenario, secondo Caputo, potrebbero aprirsi nuovi scenari.

Quindi, Giacomo Carito, anche lui componente della sezione brindisina della Società di Storia Patria per la Puglia, ha ricordato gli episodi più significativi che legano la città di Brindisi alla Grande Guerra, della quale aveva già iniziato ad avvertire il sentore nel 1914: la città era sede del comando militare alleato e fu bombardata circa 30 volte. Tra le varie figure ricordate, quella dell’ammiraglio Thaon de Revel, che insignì Brindisi della Croce di Guerra per l’apporto dato durante il conflitto.

A chiude il convegno, la relazione di Nino Prete, autore del libro “La Linea Cadorna ed il Forte Lusardi”, dove si analizza il sistema di trincee sul confine nord della Lombardia.

BrindisiOggi

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