Vertenza personale Ata, parte dalla Puglia un’interrogazione per salvare il personale

LECCE – Parte dalla Puglia un’interrogazione parlamentare per risolvere la vertenza dei lavoratori Ata. Nella giornata di ieri  presso la sede di Lecce della Regione Puglia si è tenuto un incontro  con le lavoratrici e i lavoratori Ata, con rappresentanti sindacali Cobas, il consigliere regionale Donato Metallo, e i parlamentari salentini, per  dar seguito alla mozione che il 15 novembre aveva approvato il consiglio regionale.  <Oggi compiamo un altro passo, insieme ai lavoratori e alle lavoratrici ex Covid della scuola – spiega il consigliere regionale Donato Metallo (Pd) –  Dopo la mozione a cui avevo lavorato col consigliere Pagliaro a novembre, approvata in Consiglio regionale e ripresa anche dalla Regione Basilicata, avevo preso l’impegno di convocare un incontro con l’assessorato e i parlamentari salentini per creare una cassa di risonanza efficace contro la precarizzazione del personale ATA, ad oggi ancora in attesa dello sblocco della graduatoria>

<In pochi giorni siamo riusciti col sindacato Cobas della scuola  – continua Metallo – a fissare l’incontro e da oggi il deputato Claudio Stefanazzi e l’Assessore Leo lavoreranno nelle sedi di competenza, rispettivamente con un’interrogazione parlamentare e la sollecitazione verso il Ministero, affinché si possa sbloccare la situazione e gli Istituti scolastici possano usufruire di personale formato per la realizzazione di servizi importanti. L’attività congiunta a livello regionale e nazionale è l’unica strada percorribile>.

L’assessore regionale all’istruzione Sebastiano Leo ha riferito che da diverso tempo ha sottoposto nella Commissione Nazionale Istruzione, di cui fa parte il grave problema del personale Ata. L’ha fatto per due ragioni, una nella direzione e nell’interesse della scuola che ancora oggi non ha il personale numericamente sufficiente per svolgere molte attività. L’altra a tutela dei lavoratori e delle lavoratrici che durante il periodo del covid hanno lavorato egregiamente. Il covid, come più volte ha ribadito, ha scoperchiato necessità che fino a quel momento erano assopite. Si sa che la più grade agenzia formativa, la Scuola, per poter svolgere a pieno il ruolo volto all’educazione e all’istruzione, ha bisogno di un supporto che ancora oggi viene meno. L’assessore ha infine evidenziato che è quasi assurdo dirlo, ma se con l’esperienza del Covid abbiamo imparato che Scuola e Sanità sono due pietre miliari della nostra società, oggi non possiamo fare un passo indietro. Continuerà nella sua battaglia in favore delle persone che oggi abbiamo incontrato e cercherà di dare risposte che purtroppo in questo momento dipendono dal Governo nazionale e di cui noi ci possiamo solo fare promotori e sostenitori.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*