“Viaggi nella Terra di Mezzo”, Mesagne tappa in un percorso turistico

MESAGNE – Stanno nascendo nuovi percorsi culturali per gli amanti del Salento e delle sue bellezze architettoniche grazie alla necessità di fare sistema e la città di Mesagne è inclusa a pieno titolo nel futuro progetto turistico.

Un segnale più che positivo giunge per il Mesagne, che ha visto consolidarsi una posizione su cui da anni si lavora: entrare a far parte di un progetto ampio e strutturato che valorizzi ciò che di buono ha da offrire il territorio messapico nel campo dei beni culturali.

L’assessorato al Turismo, quindi, continua a consolidare interessi e collaborazioni per quel che riguarda la promozione della cultura e la valorizzazione dei beni culturali in progetti di respiro regionale.

Pochi giorni fa si è svolto un incontro su beni culturali e sviluppo comune, organizzato dalla Fondazione Moschettini di Copertino e dalla Fondazione Con il Sud, cui Mesagne ha partecipato con il Gal Terra dei Messapi e condividendo così il progetto “Viaggi nella Terra di Mezzo”.

Proprio la città messapica è stata inserita all’interno del progetto di sviluppo: il sistema allo studio prevede ben undici itinerari storico-messapici per la riscoperta del patrimonio del Salento, grazie alla collaborazione di territori scelti dai Messapi, come Brindisi, Lecce e Taranto che, in quanto Salento, costituiscono una vera e propria Terra di Mezzo nel Mediterraneo.

“Non possiamo che ritenerci contenti di essere stati inseriti all’interno dei percorsi di sviluppo comune studiati dalla Fondazione Moschettini, perché Mesagne rappresenta storicamente una “terra di mezzo”: da qui era facile spostarsi verso Taranto, Oria, Brindisi perché la nostra città costituiva effettivamente un punto a metà tra percorsi diversi. – ha dichiarato l’assessore al turismo di Mesagne, Gianfrancesco Castrignanò – Le tracce messapiche sono disseminate tra le province di Brindisi, Lecce e Taranto e di certo questi itinerari sapranno raccontare al meglio ciò che i Messapi hanno lasciato sul nostro territorio come patrimonio culturale comune. Attraverso un sistema integrato ed organizzato, sapremo fare rete attorno alle ricchezze che le nostre terre hanno da far conoscere ed apprezzare.”

Agnese Poci

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