Vittoria fuori casa per Happy Casa Basket contro Trieste (71-92)

TRIESTE- L’inevitabilità della bellezza della pallacanestro è tutta nella vittoria esterna della Happy Casa Brindisi contro la Alma Pallacanestro Trieste per (71-92).

Eppure, accade che dopo un primo quarto chiuso con l’affanosa ricerca di una logica di gioco e in deficit di identità difensiva, Brindisi si trova invece a viaggiare in solitaria, costantemente sulla linea di sorpasso, senza mai voltarsi indietro, senza un cedimento, con personalità e padronanza, in una di quelle sere perfette in cui gli Dei del basket sono schierati apertamente con chi necessita di una mano sulla spalla, con chi è in debito di fortuna e la buona sorte la cerca attraverso il sacrificio e il lavoro.
Stupisce la resa di Trieste, incapace di una minima reazione, quasi che il disegno di gara che si andava a verificare non fosse quello contemplato, come a dire – le cose non devono andare così, riavvolgete il nastro della partita –
E’ Riccardo Moraschini che entra in quintetto per la Happy Casa Brindisi al posto di Zanelli, nel turnover necessario dopo l’infortunio del playmaker titolare Wes Clark, primi minuti di adattamento con cambi di fronte rapidi e in successione, sarà Peric ad ogni modo, l’uomo che galvanizza l’ambiente triestino costringendo coach Vitucci a fermare la partita sul (19-14), ancora Trieste con Mosley, Fernandez e Wright costringono Brindisi sulla difensiva e il primo quarto fila via con il punteggio di (27-16).
Nel secondo quarto, per incanto o per magia, più semplicemente per un banale gioco di umori positivi e negativi che consentono di giocare oltre le aspettative o peggio delle aspettative, la partita assume il disegno principale che verrà poi condotto fino alla fine.
“Do you believe in miracles ?” cantavano i Ramones in una delle loro canzoni più belle, si potrebbe rispondere con un coro affermativo, visto che la Happy Casa Brindisi assume l’assetto da grande squadra, solida mentalmente e nell’esecuzione offensiva e difensiva, Wojciechowski sembra uscito da un training camp con Tim Duncan, pareggia la partita a quota 35 e il team piazza un parziale di 0-16, che ammutolisce gli spettatori del bellissimo Allianz Dome, un palasport che profuma di modernità e bellezza, vero passaporto verso la dignità di una squadra di lega A (qui a Brindisi aspettiamo non tanto fiduciosi la profezia di qualcuno che annunci la costruzione di un nuovo palasport).
Il secondo quarto termina con il punteggio di (37-47), la Happy Casa sembra leggera, Trieste perde automatismi e connessioni tra i ruoli in campo.
Lo scenario di gara rimane invariato nei seguenti 20 minuti di gioco, Moraschini, Brown e Banks diventano un enigma non risolvibile per i giocatori triestini, Brindisi è lieve sul campo da gioco, in difesa prevede le traiettorie dei passaggi con mani che sembrano calamite, in attacco le soluzioni sembrano facili da eseguire, il vantaggio inizia ad assumere contorni importanti quando Adrian Banks segna il buzzer-beater del terzo quarto portando il punteggio sul (54-73).
Ultimi 10 minuti di ritardato vigore per Trieste e di accademico controllo delle situazioni per Brindisi, che gestisce palloni e campo con facilità imbarazzante, nel finale Moraschini e Banks, allungano il distacco sul punteggio finale di (71-92), regalando ai tifosi e alla città una vittoria importante il cui peso va oltre i due punti conquistati.
ALMA PALLACANESTRO TRIESTE – HAPPY CASA NEW BASKET BRINDISI 71 – 92
PARZIALI: 27-16 / 10-31 / 17-26 / 17-19

ALMA PALLACANESTRO TRIESTE: Coronica n.e., Peric 11, Fernandez 7, Schina n.e., Wright 16, Strautins 0, Cavaliero 9, Da Ros 2, Sanders 8, Knox 6, Mosley 9, Cittadini n.e..

Head coach: E. Dalmasson. Assistant coach: M. Praticò – M. Legovich.

HAPPY CASA NEW BASKET BRINDISI: Brown 13, Banks 19, Rush 2, Gaffney 4, Zanelli 8, Orlandino n.e., Moraschini 19, Cazzolato n.e., Wojciechowksi 12, Chappel 10, Taddeo n.e..

Head coach: F. Vitucci. Assistant coach: A. Morea.
Arbitri – Lanzarini, Perciavalle, Giovannetti.
Amedeo Confessore

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