Zombie Walk, i non morti per le strade del centro

BRINDISI- Chissà cosa avranno pensato i brindisini quando li hanno visti passare. L’orda della “Zombie Walk”, manifestazione in stile horror (Halloween si sta avvicinando) organizzata da “Lunatica – Fiera del Fantasy” e giunta alla sua seconda edizione, ha popolato il centro cittadino. Una quarantina di ragazzi si sono divertiti a mascherarsi da “non morti”, militari o vampiri ed inscenare una vera lotta tra le parti in causa, lungo un percorso che è partito da piazza Cairoli ed è terminato sul Lungomare.

Il corteo, infatti, si è snodato anche lungo corso Umberto e Garibaldi, dove la folla ha osservato tra il sorpreso ed il divertito questa sorta di “flash mob”. Il primo passo, comunque, è stato quello del trucco: i partecipanti si sono radunati nei locali di Top Video Center, dove alcuni truccatori volontari, in collaborazione con Lunatica, hanno provveduto ad allestire gli “zombie” e tutto il resto del gruppo.

“La Zombie Walk – spiega Ivan Schiro, uno degli organizzatori – è una manifestazione già diffusa all’estero, si sta diffondendo pian piano anche nel nord Italia. Si tratta di un evento che non è necessariamente circoscritto ad Halloween”.  Ognuno fa la sua parte: “Lungo la strada – aggiunge Valentina Pesce, sempre in seno all’organizzazione – i partecipanti svolgono la propria parte seguendo quello da cui sono travestiti, siano militari, vampiri o zombie”.

Francesco Trinchera

4 Commenti

  1. Credo personalmente che bisognerebbe prestare molta attenzione a dare giudizi affrettati. Preciso inoltre che non nutro una particolare passione per Halloween (se non perché l’amava Charlie Brown) e so benissimo che la festa in America viene usata da satanisti e pedofili per abusare dei bambini che i genitori hanno la dabbenaggine di lasciar uscire di sera.Infatti a chi pensa che recepiamo solo le schifezze dall’estero dico solo che basta ricordare che lo stesso Natale è stato fissato il 25 dicembre (data alla quale nessun Vangelo suggerisce che Gesù sia nato, e anzi secondo calcoli astronomici la stella avrebbe dovuto apparire d’autunno) per venire incontro agli usi pagani e alle tradizioni germaniche e celtiche in cui si celebrava Yule, ovvero la festa del solstizio d’inverno, da cui viene anche l’albero di Natale (ma io sono di quelli che preferiscono il presepio francescano, perché richiede più fantasia, mentre un albero di Natale lo sa decorare anche una scimmia dovutamente addestrata).
    A noi non resta, semmai, da meditare come e perché non ci sia data la forza culturale (e fors’anche spirituale) per ripetere l’impresa dei nostri antedecessori”.

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