Divieto di sosta davanti al bar, la titolare: «Un danno, i clienti non si fermano»

LATIANO – «Da due mesi l’amministrazione comunale del mio paese mi prende in giro e gioca allo scaricabarile col destino della mia attività». Le durissime accuse arrivano da Cinzia Ingusci, titolare di un bar, il Nadir, che sorge proprio nei pressi del Comune di Latiano. La denuncia dell’esercente arriva a due mesi dall’installazione, proprio di fronte al suo bar, di un cartello di divieto di sosta che, secondo la commerciante, avrebbe influito negativamente sul volume dei suoi affari.

divieto dsi sosta bar4«Il mio – afferma la Ingusci – è un bar di passaggio. Non si trova in una piazza e non ha i tavolini all’aperto: la gente che si ferma a fare colazione, però, non vuol stare con l’ansia addosso che il fischio di un vigile gli interrompa un momento di tranquillità e, quindi, tra i tanti bar che ci sono in paese, perché sceglierne uno che ti fa correre questo rischio?». La via interessata dal provvedimento è via Cesare Battisti, una lunga strada che, però, vede come unico tratto inibito alla sosta, il prospetto proprio di fronte al Nadir: da viale Martin Luther King, l’inizio, fino a via Garibaldi, la fine, in nessun altro punto i segnali blu e rossi impediscono ai mezzi di fermarsi, escludendo un breve tratto, dalla parte di via Garibaldi, dove manca lo spazio fisico per il parcheggio.

divieto dsi sosta bar3«Sembra che il problema della circolazione si verifichi solo di fronte al mio bar – attacca la commerciante – Eppure, spostandosi di qualche metro, ci sono dei punti dove le cose vanno molto peggio: auto in doppia fila, camion parcheggiati di traverso e ingorghi a ripetizione non bastano per adottare un qualche tipo di misura». La rabbia della barista, però, va oltre: più del provvedimento che vieta la sosta di fronte al bar e i danni che la sua attività ne riceverebbe, l’esercente lamenta in maniera forte l’atteggiamento di amministratori e istituzioni che, a suo dire, l’avrebbero presa in giro per i quasi due mesi dall’adozione del provvedimento.

divieto dsi sosta bar1«Era il 25 luglio scorso quando, senza nessun tipo di preavviso, mi sono ritrovata il segnale di divieto di sosta davanti al bar. Quando sono andata a chiedere lumi al comandante dei vigili urbani, Vitamaria Pepe, mi sono sentita rispondere che la misura era solo di prova e che, se avessi registrato dei cambiamenti nel mio lavoro, il tutto sarebbe stato revocato e si sarebbe cercata una soluzione alternativa». A quasi due mesi e dopo molte richieste effettuare per una soluzione condivisa da tutti, il cartello è ancora lì, anzi, per rafforzare il concetto, in questi giorni, sono stati piazzati due segnali verticali provvisori, all’inizio e alla fine del tratto interdetto alla sosta. Passando alla politica, poi, la rabbia dell’esercente si fa ancora più accesa.

divieto dsi sosta bar2«Avere udienza dal sindaco Antonio De Giorgi impossibile; parlare con gli assessori è inutile; rivolgersi ai consiglieri è una perdita di tempo. Sono mesi che cerco il primo cittadino con visite in ufficio, telefonate e richieste d’incontro: nulla, non è mai disponibile. Gli assessori giocano allo scaricabarile: chiedi al titolare della viabilità, Cosimo De Falco, dice che vedrà e poi sparisce; ti rivolgi a quello alle attività produttive, Tommaso Cavallo, prima ti spiega che lui non c’entra nulla, poi, quando gli ricordi che rappresenti una delle attività che dovrebbe tutelare, sgattaiola via fingendo di essere impegnato; il vicesindaco, Angelo Gaglione, promette la rivoluzione nel caso in cui la misura non verrà ritirata e poi si nasconde dietro ai suoi colleghi. La serietà non è di casa, al Comune di Latiano. Non voglio che si facciano le eccezioni o trattamenti di favore per il bar Nadir di Cinzia Ingusci: chiedo solo che il mio lavoro venga rispettato almeno da chi dovrebbe difendere i miei interessi nel nome del bene comune della città. Una soluzione alternativa, un senso unico, ad esempio, non è stata mai presa in considerazione».

Maurizio Distante

3 Commenti

  1. La politica latianese non sa fare il suo lavoro sono tutti degli incompetenti e prendono in giro la gente e loro non sanno cosa vuol dire lavorare sudare i il pane!

  2. Evidentemente il sindaco ha smarrito il senso del suo incarico che vuol proprio dire: tutelare gli interessi dei cittadini con giustizia.

  3. La politica latianese è davvero imbarazzante a partire dai vigili urbani che poverini sono manovrati da gente incompetente! I consiglieri comunali sono ridicoli e nn parliamo poi del vice sindaco e via via tutti i componenti dell’amministrazione comunale.sembrano tutti appartenenti ad una compagnia teatrale.Fiero e contento di essere immigrato al nord(e non solo per l’assenza di lavoro ma soprattutto per non vivere piu in questo clima di raccomandati e raccomandanti) e di non appartenere piu a questo comune.

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