Non si risolve la crisi del gol: la Virtus Francavilla pareggia ancora a reti inviolate

FRANCAVILLA FONTANA – La Virtus Francavilla inciampa nuovamente e dopo il bel successo esterno di domenica scorsa al Fittipaldi di Francavilla in Sinni, fa un passo indietro e torna a pareggiare a reti inviolate contro il Manfredonia, con uno dei risultati più frequenti (0-0) che la squadra di mister Calabro sta collezionando nelle ultime uscite.

Il gol di Picci, che decise lo scontro diretto della scorsa settimana, aveva dato una spinta importante ai suoi compagni, ma i biancoazzurri oggi si sono fermati contro il muro eretto dagli ospiti che per tutta la partita sono riusciti a difendere il risultato per tornare a casa con un punto importante. Il pareggio di oggi, però, non è da gettare via in virtù del fatto che l’altro big match odierno tra Nardò e Taranto sia terminato con lo stesso punteggio del Giovanni Paolo II. Invariate così le distanze, con la Virtus che mantiene 2 punti in più sul secondo posto e 4 sul terzo.

Sono 7 gli indisponibili di oggi, tra squalificati e infortunati, e così Calabro deve inventarsi una nuova formazione con Albertazzi tra i pali, Bartoli, Riccio e Vetrugno in difesa, Biason e Tundo in mediana con Rotunno e Liberio esterni: davanti, tridente pesante con Mignogna, Masini e Montaldi. Come prevedibile, la gara la fanno i padroni di casa, dominando in lungo e in largo ed esprimendo al meglio la supremazia territoriale e la forza del gruppo. Ma il punteggio non si schioda mai dallo 0-0, nonostante le numerosissime occasioni: una delle più ghiotte palle gol capita a Masini ad inizio ripresa, ma dopo aver scavalcato il portiere, conclude clamorosamente fuori a porta praticamente sguarnita. Al 95esimo il direttore di gara fischierà la fine del match che sa di beffa per i locali, ma che riesce a far mantenere la vetta della classifica.

Domenica prossima, ora, sfida difficilissima contro l’Unicusano Fondi, squadra che sta compiendo un grande campionato fino ad ora giocandosi un posto nella griglia play-off.

Foto Gianni Di Campi

Antonio Solazzo

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