Parco eolico a Tuturano, Legambiente: “Rispettare il Piano paesaggistico regionale”

TUTURANO – Parco Eolico a Tuturano interviene Legambiente: “”Rispettare il Piano paesaggistico regionale”.

Il 29 ottobre scorso è scaduto il termine per la presentazione delle osservazioni sul progetto della Tozzi Green di un parco eolico, con potenza nominale di 34,5 MW, denominato “Eolico Brindisi – Santa Teresa”.

Da Legambiente fanno sapere che il parco eolico è costituito da 10 aerogeneratori con torri alte 117 m,  del tipo tripala con diametro di 126 m. Opere connesse sono 24,5 km di cavidotti interrati, la costruzione di strade temporanee e definitive e la costruzione di una sottostazione elettrica da realizzare in località “Cerrito”, sempre nel territorio comunale di Brindisi.

Nell’ambito del procedimento VIA soltanto Legambiente Brindisi e la società Siemens Gamesa hanno presentato osservazioni al Ministero per l’Ambiente e per la tutela del territorio e del mare, cosa che non hanno fatto soprattutto le istituzioni locali interessate.

“In particolare la Regione Puglia avrebbe dovuto richiamarsi – sottolineano – al Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (PPTR) ed al rilascio del giudizio di compatibilità ambientale positivo per l’installazione di 4 aerogeneratori della società Siemens Gamesa nella stessa zona (come da Det. Dirig. Regione Puglia del 25.7.2017, n. 105, Det. Dirig del 7.8.2017 n.111 e Det.Dirg. del 23.10.2017, n. 158). L’Amm.ne Provinciale e quella Comunale, in primo luogo avrebbero dovuto richiamarsi alla profonda criticità ambientale e sanitaria che caratterizza la frazione di Tuturano a causa della vicina Centrale Termoelettrica a Carbone Brindisi SUD e della Presenza di elettrodotti ( con conseguente rischio di inquinamento elettromagnetico)”.

Queste istituzioni, chiamate a partecipare alle conferenze di servizi, possono visionare le osservazioni trasmesse da Legambiente per motivare l’eventuale  parere  negativo. Legambiente è assolutamente favorevole allo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili ed all’abbandono delle fonti fossili (metano, petrolio e carbone), ma la localizzazione di tali impianti deve avvenire nel rispetto di quanto disposto nel PPTR che ha voluto porre fine alla assoluta deregulation  nella installazione di impianti solari ed eolici.

Nelle osservazioni Legambiente evidenzia che il Parco Eolico Brindisi – Santa Teresa  della Tozzi Green è localizzato ad appena 3 km da Tuturano e comporta, viste le caratteristiche, l’altezza degli aero-generatori ed il diametro dei rotori, un inaccettabile impatto ambientale, paesaggistico e territoriale, visto lo sconvolgimento che arrecherebbero lavori di scavo di fondazione dell’impianto e di realizzazione dei cavidotti e della viabilità di servizio. Il PPTR stabilisce i criteri per la progettazione e  realizzazione di impianti eolici di “grande taglia” prescrivendo :

Parte Prima: Linee Guida per la progettazione d’impianti eolici di grande taglia: Negli indirizzi si rileva che  è consentita la localizzazione di impianti eolici di grande taglia, solo ed esclusivamente su: Nelle aree produttive pianificate (APPEA); Lungo i viali di accesso e di distribuzione delle aree industriali; Nelle aree di pertinenza dei singoli lotti industriali; Nelle aree agricole (aree ristrette) di mitigazione delle zone industriali a condizione che sia conservata l’utilizzazione agricola dei suoli. Il progetto, in questo caso, dovrà relazionarsi ai segni del paesaggio agricolo (strade, muri, divisioni interpoderali); Nelle aree prossime ai bacini estrattivi.

“Nel progetto, la società Tozzi Green, non tiene affatto conto di quanto disposto dal PPTR  – continuano da Legambiente – in quanto l’area individuata è di alto pregio agricolo, non è assolutamente da considerarsi “area agricola di mitigazione industriale” ed è ben distante da aree industriali o da bacini estrattivi. Ne consegue la richiesta di Legambiente di giudizio di compatibilità ambientale negativo inoltrata al Ministero con le Osservazioni in ragione della violazione alle norme previste del citato PPTR”.

“Si coglie infine l’occasione perché si apra da parte delle Istituzioni competenti un processo di ascolto e costruzione dal basso, con i cittadini di Tuturano, di un percorso partecipato per giungere ad una pianificazione territoriale ed urbanistica che inverta la tendenza rispetto al passato e valorizzi le risorse di Tuturano” concludono.

BrindisiOggi

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