Elezioni alla Provincia: no alle larghe intese

BRINDISI – Si allarga di ora in ora il fronte del no alle larghe intese che si stavano profilando per l’elezione del presidente della Provincia di Brindisi, in programma il prossimo 28 settembre. Dopo la netta presa di posizione di Euprepio Curto, anche a sinistra il fronte del no alla große koalition in salsa messapica si sta ingrossando, registrando svariati interventi a supporto della tesi dell’ortodossia politica. I portabandiera di questo schieramento sembrano essere i sindaci targati Partito Democratico. Franco Scoditti, primo cittadino di Mesagne, e Donato Baccaro, suo collega cistranese, hanno pubblicamente espresso la loro contrarietà all’accordo che il loro partito, con Maurizio Bruno, sindaco di Francavilla Fontana, segretario provinciale Pd e candidato in pectore alla presidenza della Provincia, tra i principali artefici dell’intesa, avrebbe quasi chiuso con Forza Italia.

francesco scoditti«I consiglieri comunali del Pd di Mesagne all’unanimità e il sindaco Scoditti – si legge in un comunicato del partito – considerano necessario esprimere con chiarezza e fermezza la propria posizione unitaria in ordine ai riferiti accordi occorsi tra il Pd e Forza Italia per l’individuazione del candidato presidente della Provincia di Brindisi nella persona di Maurizio Bruno e per l’indicazione concordata dei consiglieri provinciali, stigmatizzando e disapprovando il metodo adottato e il merito perseguito». Non usano tanti giri di parole, i democratici mesagnesi, per respingere ogni ipotesi d’intesa con gli azzurri nonostante Bruno in prima persona abbia rassicurato tutti sulla trasparenza dei ragionamenti fatti con Luigi Vitali, coordinatore provinciale di Forza Italia, e la sua parte politica.

La fronda dei democratici mesagnesi, dopo aver spiegato che le Province, la cui abolizione è stata più volte annunciata ma ancora non sancita da leggi vigenti, sono titolate a esprimere scelte politiche e azioni amministrative in materie di grande importanza per l’intera collettività, affondano ancor di più il colpo. «Non si coglie né la ragione, né l’opportunità, né tanto meno la necessità politica di larghe, anzi larghissime intese, laddove il centrosinistra abbia la forza, la voglia, la determinazione e la capacità di candidarsi vittoriosamente e in modo indiscutibilmente alternativo alla destra. I consiglieri  del Pd e il sindaco di Mesagne richiedono, pertanto, l’urgente convocazione di tutti i consiglieri comunali, dei consiglieri provinciali e dei sindaci del partito e del centrosinistra dell’intera provincia per avviare una seria e  partecipata discussione sul destino della Provincia di Brindisi che ancora può e deve essere scritto con coraggio da tutti i protagonisti, nessuno escluso». Baccaro si allinea nella contrarietà alle larghe intese, in maniera del tutto indipendente, al collega mesagnese.

19325-1-donato-baccaro-sindaco-di-cisternino«Il tentativo di porre in essere a livello territoriale le larghe intese – dichiara il sindaco di Cisternino – non è percorribile. Il dibattito rischia soltanto di confondere i cittadini. L’obiettivo principale è portare all’interno delle amministrazioni persone che abbiano comprovate esperienze e capacità sia professionali che umane. Si è perso già troppo tempo per il trasferimento delle funzioni prima di competenza della Provincia e in futuro in capo al nuovo ente. Tali ritardi, infatti, possono mettere a rischio la perdita di fondi essenziali, già stanziati, e necessari per lo sviluppo delle nostre comunità». Non solo sindaci e consiglieri comunali, però, sono contrari alle larghe intese. Senza dimenticare lo stop imposto da Michele Emiliano, numero uno del Pd in Puglia, Sel, il partito del presidente della Regione Nichi Vendola, dopo una riunione del coordinamento provinciale, ha messo nero su bianco la sua opposizione all’accordo Pd-Fi.

toni matarrelli«Pur trattandosi di elezioni riservate ai soli consiglieri comunali e ai sindaci – si legge in un comunicato a firma di Vito Gloria, coordinatore provinciale del partito – si è unanimemente condivisa la richiesta al centrosinistra di rimanere unito, rifiutando qualsiasi possibilità di accordo con Forza Italia». Gloria, nella sua introduzione, ha espresso gradimento per la candidatura a presidente di Maurizio Bruno, sindaco di Francavilla Fontana. «Questa ipotesi di candidatura – spiega Gloria – è stata condivisa da tutti i presenti, a patto e condizione che non ci siano accordi palesi o peggio, sottobanco con la destra. Sel Brindisi ha ferma l’intenzione di rafforzare il percorso unitario del centrosinistra ma, perché questo accada, è necessario affrontare quest’elezione di secondo livello per esprimere una rappresentanza politica, e non tecnica, in seno al futuro consiglio provinciale». Al coordinamento erano presenti, contribuendo con i loro interventi all’assunzione di questo orientamento, Toni Matarrelli, deputato Sel, Leo Caroli, assessore regionale al lavoro, Gano Cataldo, coordinatore regionale Sel, e Michele Losappio, capogruppo Sel alla Regione Puglia.

BrindisiOggi

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