A2A presenta a Provincia e Comune il progetto per l’Ecoergite, è arrivato il momento di decidere

BRINDISI- Impianti alimentati a Css (combustibile solido secondario) per produrre energia. A2A Ambiente deposita presso gli uffici della Provincia e Comune di Brindisi, il progetto definitivo e lo studio di impatto ambientale del nuovo impianto per la produzione di Ecoergite che intende realizzare nelle vicinanze della centrale Edipower.

“Ecoergite® – spiega in una nota la società- è l’innovativo combusedipower-brindisi-642x336tibile rinnovabile brevettato da A2A Ambiente, che potrà essere impiegato nella centrale Edipower di Brindisi per la produzione di energia elettrica, se gli iter autorizzativi si concluderanno positivamente”. Il nuovo combustibile verrebbe impiegato nella centrale di Brindisi in co-combustione, sostituendo, in termini termici, una quota pari al 10% del carbone in ingresso, contribuendo all’ abbattimento delle emissioni in atmosfera.

“Grazie al dimezzamento della capacità installata e all’impiego di Ecoergitespiega A2a- sarà possibile abbattere del 74% l’utilizzo del carbone, del 35% gli ossidi di zolfo (SO2), del 65% gli ossidi di azoto (NOX), del 65% le polveri e del 67% l’anidride carbonica (CO2), rispetto a quanto stabilito dall’Autorizzazione Integrata Ambientale attualmente in vigore. Altre azioni di ambientalizzazione previste per il sito produttivo di Brindisi sono: la dismissione dei gruppi 1 e 2, l’installazione di filtri a maniche per le polveri, il potenziamento del reattore per le gli ossidi azoto e l’introduzione di un sistema con iniezione di calce idrata per i composti acidi”.

A metà del  2012 le richieste di autorizzazione sono state inviate al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e agli Enti competenti.

Il progettto vede la realizzazione del nuovo impianto all’interno del perimetro della centrale Edipower, per  minimizzare, precisa A2A,  gli impatti ambientali associati al trasporto del combustibile per l’approvvigionamento della centrale.

La società ha previsto di lavorare un quantitativo massimo in ingresso di circa 95 mila tonnellate di CSS (Combustibile Solido Secondario), prodotto in Regione, che saranno trasformati, grazie alla tecnologia brevettata in circa 75.000 tonnellate di Ecoergite®, interamente destinate al funzionamento della centrale Edipower.

“L’impianto accoglierà- aggiunge A2A- CSS di varia origine e qualità provenienti dal territorio pugliese a valle del processo di raccolta differenziata. Attualmente questo materiale qualora  non utilizzato per la produzione di energia è destinato a smaltimento in discarica; l’attività effettuata da A2A Ambiente ne consentirà il recupero attraverso la produzione di energia, nel rispetto di tutte le norme ambientali e integrandosi, quindi, con quanto previsto dal Piano Regionale relativo ai rifiuti. Facendo riferimento alla sola provincia di Brindisi, quasi il 50% dei rifiuti attualmente destinati alla discarica potrebbero essere recuperati e trasformati in Ecoergite, mentre a livello regionale si potrebbe recuperare il 5%.”

Per la produzione di Ecoergitesi prevede una prima fase di trattamento aerobico di bioessiccazione dei materiali. A seguito di questo trattamento, è prevista la raffinazione che consiste in una serie di operazioni  finalizzate ad esempio a togliere le plastiche clorurate e i metalli recuperabili e, infine, la triturazione che consente la produzione di un combustibile di pezzatura particolarmente ridotta, dalle caratteristiche stabili e uniformi e dall’elevato rendimento termico, idoneo all’utilizzo in centrali termoelettriche.

“Il nuovo combustibile rinnovabile – aggiunge la proprietà- così ottenuto risulta essere di qualità superiore rispetto al CSS tradizionale, è classificato come prodotto dall’Unione Europea  ai sensi del regolamento EU REACH (Registration, Evaluation, Authorization and Restriction of Chemical substances) e soddisfa i requisiti del DM n. 22 del 14/02/2013”

 Questo  progetto secondo Edipower e A2A Ambiente potrebbe consentire alla centrale di ritornare ad essere competitiva sul mercato, grazie al dimezzamento della capacità installata (da 640 MW passerebbe a circa 300 MW) e alla  sostituzione parziale del carbone, per una quota pari al 10% della potenza termica, con una risorsa energetica rinnovabile: l’Ecoergite® ,prodotta dal territorio pugliese.

In questo modo sarà possibile ottenere una riduzione dei costi di esercizio dell’impianto e un significativo abbattimento delle emissioni in atmosfera con ricadute positive per l’ambiente, l’economia e l’occupazione locale diretta e indiretta.

La Provincia, al momento commissariata, sul progetto di A2A non si è mai espresso, diverso invece il Comune, la parte politica ha manifestato le proprie perplessità sull’utilizzo dei rifiuti per alimentare la centrale. Nello scorso consiglio comunale la maggioranza ha lasciato aperta la porta alla centrale di Brindisi Nord solo nel caso in cui avesse presentato un progetto alternativo e compatibile con l’ambiente.

Ora è arrivato il momento di decidere davvero.

BrindisiOggi

4 Commenti

  1. Peppe il fenomeno di cui soffre il signore qui sopra si chiama “nimby” accompagnata ad una buona dose di faciloneria e superficialità….è una patologia….e nella nostra città molti ne soffrono…basta studiare e guardarsi attorno (vd. Umbria) per capire che questa gente non sa di cosa parla…il fiato prima o poi finisce…

  2. Sig. Francesco, da operaio rispetto la sua idea e ovviamente non la condivido. La invito invece a formulare una proposta per far si che oltre a chiudere il sito di Edipower, si possa trovare la giusta collocazione per i circa 200 operai tra diretti e indiretti che grazie alla sua geniale trovata si ridurrebbero a far la fame, nonostante un valido progetto esistente. Meno propaganda grazie e più fatti

  3. Edipower vada a rinnovarsi da un altra parte, la logistica ha una sua valenza e non può coesistere con la città, sempre che altra energia serva e si possa produrre in quella maniera….politici corrotti

    • Francesco, tu hai un idea di come produrre energia elettrica senza l’utilizzo di combustibile fossile e continuare a consentire a te a tutti coloro che la pensano come te, di avere la disponibilità di energia elettrica al tuo contatore?
      Considerato che abbiamo ampiamente esaurito la quota di energie rinnovabili che è possibile produrre su una rete stabile e sicura?

      Tu, hai qualche idea di cosa si dovrebbe fare della spazzatura che tu e tutti coloro che la pensano come te producono ogni giorno?

      Dopo avere fatto una rigorosa raccolta differenziata esiste una parte dei tuoi rifiuti che deve in qualche modo essere trattata; che ne facciamo?

      La sotterriamo nelle discariche???
      La mandiamo in Portogallo???
      La valorizziamo facendola diventare un combustibile traendone energia elettrica e controllando attentamente che la combustione sia nei limiti più restrittivi che la legge impone???

      Scegli tu la risposta, e smettiamola con i bla bla bla di stomaco!

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