Aiuti alle famiglie e ai single, la Regione Puglia conferma il Reddito di dignità: 500 euro al mese

BRINDISI – La Regione Puglia sta per pubblicare il nuovo bando per il Reddito di dignità (Red), confermando quindi la misura a sostegno di single e famiglie in difficoltà. E` quanto emerso oggi durante le audizioni in III e IV commissione del Consiglio regionale pugliese. Si tratta di una misura di sostegno al reddito a cui si aggiunge il patto d`inclusione. Il ReD prevede un`indennità economica mensile di 500 euro a fronte della sottoscrizione del Patto di inclusione e allo svolgimento delle prestazioni da questo previste. I protocolli sottoscritti sono in dirittura d`arrivo e nei prossimi giorni sarà pubblicato l`avviso. Nello specifico, perciò che attiene i requisiti di ammissione si dovrà avere la residenza negli ultimi 12 mesi all`anagrafe italiana con età trai 18 e 65 anni, la cittadinanza italiana comunitaria e in possesso del permesso di soggiorno. La graduatoria terrà presente la situazione socio economica definita dall`Isee non superiore a 9.360 euro, poi per l`ulteriore attribuzione di punteggio si terrà conto della composizione del nucleo familiare, la presenza di immigrati con meno di cinque anni di residenza, l`essere una giovane coppia o piuttosto la famiglia numerosa composta da cinque o più componenti o da un genitore con almeno tre figli minori. Darà punteggio chi ha in famiglia un componente disoccupato con un`età superiore ai cinquant`anni ovvero anche nel caso del nucleo familiare unipersonale. Dal sistema di graduatorie dovrebbero essere escluse le categorie protette e quindi anche le donne vittime di violenza che, però, entreranno nel sistema con la presa in carico del servizio sociale professionale.

2 Commenti

  1. Io vado a lavorare per gli extracomunitari, mio padre versò 40 di contributi per prendere 500 euro di pensione, che neanche ha avuto la possibilità di goderne ,e gli italiani che hanno bisogno, poi dovrebbe essere un ‘aiuto ma poi bisogna dargli un lavoro sia all”extracomunitario che all’italiano

  2. Non ho sentito nominare nel nucleo familiare una persona con disabilità 100% invalidità non in grado di lavarsi vestirsi curare ecc.

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