Dopo anni risolto il problema di via Sele, le famiglie trasferite nella villa confiscata alla criminalità

BRINDISI – Hanno abitato per anni nella vecchia scuola del Perrino in via Sele. Aule trasformate nelle loro camere da letto e cucine. Hanno trascorso freddi inverni e afose giornate d’estate nell’umido.  Finalmente hanno ottenuto una vera casa. Ieri mattina cinque famiglie, su sei, sono state trasferite nella villa confiscata alla criminalità in contrada Chiodi tra il quartiere La Rosa e Tuturano.  Una casa degente, tutta per loro.  Sullo stabile del Perrino pendeva un’ordinanza di sgombero del tribunale di Brindisi.

L’amministrazione comunale si è attivata per trovare una soluzione. Ieri durante il trasloco ad aiutare le famiglie c’erano anche gli assessori Isabella Lettori e Mauro Masiello. Con un mezzo della Multiservizi sono stati portati gli affetti personali. Ha trovato una sistemazione lì anche la famiglia che da qualche mese alloggiava presso l’istituto delle suore Vincenziane.

 La villa è composta da più di venti stanze da letto già arredate, ciascuna con un bagno in camera, servizi igienici omologati anche per i diversamente abili, una cucina, un grande salone, una lavanderia e l’ascensore che dal piano terra conduce al secondo piano. È stata confiscata ad una famiglia brindisina, e ristrutturata con il Fondo Euopeo di Sviluppo Regionale P.O.Fers 2007-2013 per la riconversione dei beni confiscate. Al momento solo una persona è rimasta in via Sele perché si è rifiutata di spostarsi ma dovrà comunque lasciare lo stabile.

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