Antenna istallata nel centro di Carovigno, il sindaco Lanzillotti: “Già presentata la diffida alla prosecuzione dei lavori”

CAROVIGNO- Antenna istallata nel centro di Carovigno, il sindaco Lanzillotti: “Già presentata la diffida alla prosecuzione dei lavori”. Dopo le preoccupazioni espresse dai cittadini e dai consiglieri comunali di opposizione sulla istallazione dell’antenna ripetitore, il sindaco di Carovigno spiega quanto segue:
“L’istanza per l’installazione della suddetta antenna è pervenuta al Comune di Carovigno in data 20 aprile 2023 e quindi nel periodo commissariale; appena insediati, il 9 giugno 2023, il Comune di Carovigno ha comunicato la sospensione dei termini del procedimento e successivamente il TAR Puglia – sezione di Lecce lo ha annullato.
La compagnia telefonica ha ripresentato l’istanza e nonostante quanto sopra, con provvedimento del 18 gennaio 2024, il Comune di Carovigno ha nuovamente sospeso il procedimento ed oggi è stata inviata una diffida alla prosecuzione dei lavori di montaggio dell’impianto radioelettrico.
L’Amministrazione Comunale è sempre dalla parte dei cittadini e come Sindaco, responsabile della Salute Pubblica, ho incontrato i cittadini in questi giorni, da ultimo nella giornata di ieri insieme agli Uffici, il Segretario Comunale e l’Avvocato dell’Ente.
Le richieste di installazioni di antenne sul nostro territorio sono diverse e già da tempo abbiamo deciso di dotarci di uno studio dettagliato per il monitoraggio, controllo e risanamento delle sorgenti elettromagnetiche già esistenti nonché per l’individuazione ottimale dei nuovi siti di installazione per impianti futuri.
Il nostro obiettivo resta quello di minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici, assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti, controllare i livelli di inquinamento elettromagnetico presente sul territorio e favorire un coinvolgimento attivo tra Comune e Gestori e in particolare tra Comitati cittadini e Associazioni.
Chi, invece, vorrebbe speculare politicamente su questa vicenda evidentemente non conosce che l’Ordinanza del 2020 è stata impugnata e vinta sempre dinnanzi al TAR da diverse compagnie telefoniche e quindi superata e non conosce nemmeno che da ultimo, il Governo ha qualificato queste infrastrutture “come opere di urbanizzazione primarie e quindi come tali realizzabili in qualsiasi zona territoriale, nonché come opere aventi carattere di pubblica utilità”.
A volte sarebbe più conveniente remare tutti nella stessa direzione, quella dei cittadini”.

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