Appalti e tangenti, il sindaco rigetta le accuse e Molendini non parla

 BRINDISI- – Rigetta le accuse l’ex sindaco di Cellino San Marco Francesco Cascione oggi nell’interrogatorio di garanzia davanti al gip Paola Liaci.  Ha rilasciato una lunga dichiarazione molto articolata. Mentre sulle intercettazione telefoniche e ambientali si è avvalso della facoltà di non rispondere sino a quando non sarà acquisito il file audio. Questa la linea difensiva adottata dal suo legale Massimo Manfreda. Cascione sa bene come si fa, lui avvocato penalista di professione, prima che sindaco. Lui non avrebbe preso tangenti né manipolato gare d’appalto.

 Hanno respinte  le accuse contestate anche  l’ex assessore Gabriele Elia, ( che ha detto di aver ricevuto dei soldi solo come rimborsi elettorali essendosi impegnato nella campagna elettorale di Berlusconi, andando in giro per l’Italia con il camper) , e il tecnico del Comune di Cellino Ionni Pagano. Si è avvalso della facoltà di non rispondere invece Omero Molendini Macchitella, ex coordinatore cittadino del Pdl di Cellino San Marco, direttore di banca e consulente del Comune guidato da Cascione. Non ha risposto alle domande del magistrato. Il suo legale, l’avvocato Massimo Renna, fa sapere che saranno valutate in seguito le iniziative per tutelare in suo cliente in merito alla libertà personale.

Questa mattina interrogatorio di garanzia anche per gli altri indagati finiti in carcere, gli ex assessori Gianfranco Quarta, Gianfranco Pezzuto e l’ex vice sindaco Corrado Prisco.  Ancora irreperibile è l’altro indagato Francesco Francavilla, già con precedenti penali.

Mentre per il 16 aprile prossimo è stato fissato l’interrogatorio di garanzia per gli imprenditori  finiti a domiciliari.

I reati contestati vanno dall’associazione a delinquere, corruzione, turbativa d’asta, e per il sindaco anche calunnia.

Gli arresti sono scattati venerdì all’alba, in un’inchiesta condotta dai carabinieri del comando provinciale di Brindisi coordinata dal pm Antonio Costantini. Ad aprile dello scorso  anno il Comune di Cellino San Marco fu sciolto per  infiltrazioni mafiose.

 Lucia Portolano

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*