Auto rubate e ritrovate ancora a Mesagne

MESAGNE – A Mesagne ritrovati altri due mezzi risultati di provenienza furtiva. Nella giornata di ieri gli agenti di polizia del locale commissariato hanno rinvenuto una Fiat 500 risultata rubata a Brindisi e un semirimorchio rubato a Torchiarolo.

Continuano i controlli da parte della polizia per prevenire i reati in genere. Auto, furgoni, semirimorchi rubati e poi ritrovati a Mesagne. Negli ultimi mesi sono state circa una decina i mezzi rubati tra le province di Brindisi e Lecce e poi ritrovate nella cittadina mesagnese.

La Fiat 500 è stata ritrovata giovedì 12 novembre scorso in via Etna a Mesagne. L’auto era parcheggiato lungo la strada e non aveva il nottolino di accensione. Mentre l’1 novembre scorso è stato ritrovato il semirimorchio sulla strada provinciale Cellino San Marco – Oria. Il mezzo, di proprietà di un autotrasportatore, era stato sganciato dalla motrice mentre il camion era stato parcheggiato per cambiare un pneumatico. Il furto risale al 24 ottobre.

Nel mese di ottobre sono stati, inoltre, ritrovati i mezzi rubati lo scorso settembre in un’officina a Carovigno. In quel caso si trattava di una Lancia K di colore grigio, un Fiat Doblò e un Fiat Iveco Daily con cestello e gru. Tutti i mezzi sono stati ritrovati dagli agenti del commissariato di Mesagne, in un casolare abbandonato nelle campagne a ridosso della statale 7.

Mentre a settembre furono ritrovate altre tre autovetture sempre di provenienza furtiva. Una Lancia Lybra station wagon di colore blu risultata rubata a Porto Cesareo (Lecce), una Nissan Patrol di colore rosso rubata a Carovigno e una Lancia Delta di colore nero asportata da Lido Presepe, marina di Torchiarolo. Gli agenti ritrovarono le auto durante un normale controllo della città.

Nel solo mese di ottobre i poliziotti – al comando del vice questore Rosalba Cotardo -, sul territorio mesagnese, hanno controllato 1687 persone di cui 500 con precedenti. Mentre nei soli primi 15 giorni di novembre sono stati controllati già 800 soggetti.

Mar.De.Mi.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*