Bimbo conteso, la difesa: “Abbiamo vinto la prima battaglia”

TARANTO – “Abbiamo vinto una prima battaglia” ha dichiarato l’avvocato familiarista Lorenzo Iacobbi legale di Francesco Cellie nel caso di affidamento del figlio. “Ci è stata, infatti, concessa dalla Corte d’Appello di Taranto una sospensiva al provvedimento emesso del Tribunale per i minorenni che aveva disposto l’allontanamento del bambino dalla casa del padre per collocarlo in una struttura in attesa di essere sottoposto a perizia psicologica” ha spiegato lo stesso Iacobbi. Il caso, secondo quanto dichiara la difesa, sarebbe nato da alcune dichiarazioni rese dal piccino in data 24 agosto scorso presso il nucleo di Polizia Giudiziaria del Tribunale per i minorenni di Taranto, appunto, che ne ha determinato l’allontanamento dalla casa dove prima viveva e il conseguente trasferimento a casa del padre. “Ora – ha specificato l’avvocato di Cellie – è stato disposto, sotto suggerimento di un consulente nominato dal Tribunale, che il  minore venga trasferito in una casa famiglia per l’ascolto protetto al fine di verificare la bonta’ delle precedenti dichiarazioni rese“. Iacobbi ha successivamente impugnato tale provvedimento, il caso è stato discusso in aula ieri e la Corte d’Appello ha accolto le motivazioni addotte dal legale e ha dato ragione alla richiesta di sospensiva. “Due sono le motivazioni che abbiamo prodotto – ha detto il legale -. Intanto abbiamo contestato le violazioni delle norme contenute nella convenzione internazionale dei diritti del fanciullo di New York, della Carta Internazionale di Strasburgo, unite alla mancata applicazione dei protocolli contenuti nella Carta di Noto e di Venezia in materia di ascolto. In secondo luogo, con i nostri consulenti di parte, contestiamo la metodologia applicata invece dal consulente d’ufficio: questi dopo sei mesi ritiene che il bimbo vada sottratto al suo ambiente e portato in un luogo protetto dove non subisca influenze per poi essere ascoltato su una dichiarazione che ha rilasciato ad agosto. Condividiamo che venga ascoltato sì ma non in una condizione di reclusione che a nostro avviso non lo “sterilizzerebbe” dopo tanti mesi da qualsiasi condizionamento”.

La Corte d’Appello ha per il momento dato ragione alla difesa sospendendo il provvedimento di allontanamento del minore dal luogo dove vive ora e ha stabilito per il 22 marzo prossimo l’ascolto del consulente nominato d’ufficio che dovrà a sua volta fornire ragguagli sul proprio metodo operativo che ha motivato il provvedimento emesso dal Tribunale per i Minori.

Grande la soddisfazione espressa anche dalle associazioni a sostegno della causa dei bimbi contesi che si sono riunite ieri di fronte a Palazzo di Giustizia di Taranto per manifestare la loro solidarietà a Francesco Cellie, per altro fondatore del Movimento contro Erode, a difesa dei diritti dei minori e per la parità di quelli dei genitori.

Carmen Vesco

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