Centrale di Cerano, il CNR : “Non si possono ignorare gli effetti delle emissioni”

BRINDISI- La presenza degli inquinanti derivanti dall’impianti industriali sul territorio brindisino sono rilevanti nell’impatto ambientale e sanitario, in particolare quelli connessi alla presenza della Centrale Enel Federico II di Cerano. Lo dicono gli ultimi studi del CNR presentati in Commissione Ambiente del Senato.

Secondo questi studi, redatti dalla dott.ssa Cristina Mangia, ricercatrice del CNR, non si possono ignorare gli effetti  delle emissioni provenienti da installazioni industriali che portano alla formazione di particolato, ossia di agenti inquinanti.

zizza“La dottoressa Mangia nei suoi studi ha evidenziato il forte impatto ambientale che produce la presenza del particolato secondario” ha detto il senatore Vittorio Zizza dei Conservatori e Riformisti. “Il particolato secondario è quello prodotto da tutti gli inquinanti che si formano in atmosfera tramite delle reazioni chimiche tra varie sostanze.

“Il particolato secondario prodotto dalle istallazioni industriali deve essere considerato nelle valutazioni di impatto ambientale e sanitario” ha sottolineato Zizza riportando le conclusioni della dottoressa Mangia. “L’indagine condotta nel caso di studio specifico della centrale di Brindisi ha evidenziato, infatti, che ignorare il ruolo del particolato secondario conduce ad una sottostima notevole dell’impatto che la centrale ha sulla salute delle popolazioni”.

Alla luce di questi risultati lo stesso Istituto di Fisiologia Clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche, IFC-CNR Lecce, conclude che è necessario seguire alcuni principi per la tutela della salute e della salvaguardia dei cittadini. In primis il rispetto dei limiti imposti per le emissioni e poi il  principio di precauzione, per il quale, come sancito dal Testo unico ambientale “in caso di pericoli, anche solo potenziali, per la salute umana e per l’ambiente, deve essere assicurato un alto livello di prevenzione”.

“ Questa Commissione ha appurato attraverso gli studi e le ricerche sino ad oggi presentate che sono necessari interventi mirati” Conclude Zizza. “Interventi da compiere sugli impianti, poiché solo interventi efficaci e mirati sull’impiantistica e sulla bonifica ambientale possono eliminare ogni nocività e rischio per le persone”.

BrindisiOggi

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