Cobas: “L’Onu non rispetta il contratto nazionale, da domani due lavoratori a casa”

BRINDISI – La Base Onu non rispetterebbe il contratto nazionale di lavoro nel settore delle pulizie. È quanto denunciano i Cobas di Brindisi: domani, 31 maggio, saranno effettivi due licenziamenti per scadenza dell’appalto tra la base e la ditta Servizi Integrati.frammento lettera onu

Le due persone che da domani si ritroveranno a casa lavorano presso il deposito di materiali umanitari, gestito dalla Wfp-Unhrd, all’interno della ex Base Usaf, tra Brindisi e San Vito dei Normanni sulla vecchia statale 16.

Questi i fatti. “La gara di pulizie affidata alla Servizi Integrati scadrà nella giornata di domani (31 maggio).  In una lettera, il Wfp-Unhrd ha scritto alle aziende, avvisandole che la ditta aggiudicatrice dell’appalto non dovrà prendere il personale esistente, perché la familiarizzazione non è gradita dall’organizzazione”, raccontano i Cobas.

Qui di seguito, la lettera indirizzata al Mercato del Lavoro (mercato del lavoro per WFP). Per il sindacato, non si rispetta l’articolo 4 del contratto nazionale di lavoro delle pulizie, che invece prevede il passaggio dei dipendenti da una ditta all’altra per un cambio d’appalto. I Cobas prevedono di incaricare due avvocati di seguire la vicenda e di richiedere un incontro urgente con l’ufficio del Mercato del Lavoro della Provincia di Brindisi: invitata d’onore, la direzione della base Onu.

BrindisiOggi

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