Concessione a Grimaldi, in campo gli agenti marittimi regionali: “L’Authority si ravveda”

BRINDISI- L’associazione regionale agenti marittimi raccomandatari e mediatori marittimi contro la richiesta della esclusiva  concessione delle banchine del porto di Brindisi ad un’unica compagnia, quale  Grimaldi. “La Raccomar Puglia- si legge in una nota a forma del presidente Maurizio Gennarini, e del vice presidente Teo Titi- facendosi interprete dei colleghi iscritti alla sezione del porto di Brindisi, ritiene necessario esprimere alcune considerazioni circa la ventilata ipotesi di richiesta concessoria formulata da una società di navigazione facente capo al gruppo Grimaldi. La Compagnia Grimaldi, che da qualche anno gestisce tutto il traffico da e per la Grecia nel porto di Brindisi, è sempre stata considerata dalla nostra categoria una risorsa importante e preziosa per il porto di Brindisi anche a seguito della profonda crisi di comparto che il porto da anni soffre. Da parte nostra auspichiamo che la Grimaldi Lines continui a scalare Brindisi con le sue unità, e, se possibile, incrementi il proprio traffico. Ma siamo convinti che il porto continuerà a garantire, come è avvenuto sino ad oggi, gli spazi, le banchine ed i servizi richiesti e, a tal fine, garantisce il proprio impegno affinchè questo accada.  L’associazione sarà per questo ben lieta di poter supportare la Grimaldi, così come qualunque operatore, in relazione ad eventuali esigenze o a fronte di qualsiasi risposta men che soddisfacente che la Compagnia dovesse lamentare nella fornitura dei servizi portuali pubblici.”

 Dopo tutte queste premesse la Raccomar entra però nel vivo del problema e chiaramente afferma la propria speranza in un serio ripensamento da parte dell’Autorità Portuale Brindisina circa la ventilata ipotesi di rilasciare  la concessione. “Le aree richieste – spiega Raccomar-sono le uniche al momento disponibili per il traffico diretto a porti comunitari e qualora esse venissero asservite ad un traffico di un unico utente,  ciò si tradurrebbe nella incapacità da parte del porto a garantire altre banchine ed aree infrastrutturate, alla pubblica disponibilità.”

BrindisiOggi

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