Contessa (Ance) su ASI: “Rina agisce come se fosse il proprietario del Consorzio e non coinvolge il territorio”

INTERVENTO (di Angelo Contessa, presidente Ance Brindisi) Ormai per comprendere il futuro dello sviluppo economico del territorio brindisino bisogna affannarsi a leggere gli organi di stampa ed i relativi comunicati del Presidente del Consorzio ASI di Brindisi che, non si capisce secondo quali prerogative, informa di scelte imprenditoriali che hanno un forte e dirimente impatto sul tessuto produttivo ed economico del nostro territorio.

E’ avvenuto quando il Presidente Rina ha annunciato la possibilità di realizzare un gigantesco impianto fotovoltaico nell’area industriale (seguendo le indicazioni della società consortile “DITNE”) ed è accaduto anche in questa occasione ed in riferimento alla possibile localizzazione di un impianto di produzione di semiconduttori.

Il Consorzio ASI, infatti, secondo quanto riferisce l’avvocato Rina, avrebbe inviato alla Regione Puglia una scheda di disponibilità lo scorso 6 luglio.

Il fatto grave è che il territorio (enti locali, associazioni di categoria, organizzazioni sindacali) continua a non essere in alcun modo coinvolto ed il Presidente agisce con scelte di politica urbanistica ed economica come se fosse il “proprietario” del Consorzio (e quindi delle aree di pertinenza).

Peraltro, all’interno del Cda  dell’ASI non è rappresentato il mondo delle imprese e la nomina del Presidente e relativo Cda sono stati frutto di una conclamata spartizione politica. Basta leggere le dichiarazioni di esponenti politici locali ed è ben lontana da un coinvolgimento di chi avrebbe avuto titolo per indicare i nomi di imprenditori/manager competenti e capaci di realizzare una autentica pianificazione e programmazione dello sviluppo economico con la partecipazione di tutto il tessuto imprenditoriale e sindacale locale.

Sarebbe interessante, a questo punto, sapere cosa ne pensano gli enti soci del Consorzio e, in particolare, il sindaco e presidente della Provincia di Brindisi Riccardo Rossi. Per capire se le scelte del Presidente Rina sono effettuate in solitudine o sono concordate e condivise. Interessano, infatti, proprio il territorio brindisino e quindi sarebbe auspicabile il recupero di scelte effettuate sulla scorta del modello di sviluppo che si intende perseguire.

Brindisi oggi ha bisogno di altro, necessita di un momento comune di riflessione, magari con l’istituzione di un CENTRO STUDI BRINDISINO che possa analizzare le criticità, per superarle e magari farle diventare potenzialità e poi autopromuovere le reali e concrete potenzialità del nostro territorio. Noi di Ance siamo pronti a fare la nostra parte.

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