Covid, droga, trasporti e bullismo: Comitato ordine e sicurezza in Prefettura per il nuovo anno scolastico

BRINDISI – Riunione ieri in Prefettura per discutere dell’inizio del nuovo anno scolastico. Il Prefetto Bellantoni ha presieduto una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica  allo scopo di definire linee di coordinamento  e strategie di controllo in vista dell’imminente ripresa dell’attività scolastica. Alla riunione hanno preso parte i vertici delle Forze dell’Ordine, il rappresentante dell’Amministrazione Provinciale  e del Comune di Brindisi e il  Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale. Il focus specifico sull’argomento si è reso necessario, pur essendo cessato lo stato di emergenza epidemiologica Covid-19, con la conseguente adozione, lo scorso biennio, di specifiche misure contenute nel documento prefettizio  per il raccordo trasporto scolastico ed orari di ingresso/uscita dalle scuole. Pertanto, il Prefetto ha invitato il Dirigente Scolastico Provinciale a sensibilizzare gli studenti, per il tramite dei Dirigenti Scolastici, nonché i rappresentanti della STP al rispetto delle misure precauzionali vigenti, quali l’uso della mascherina sui mezzi di trasporto pubblico locale.

Nel contempo, è stata disposta l’implementazione dei servizi di controllo da parte delle Forze  dell’Ordine  e della Polizia Locale, in occasione dei flussi di entrata degli studenti presso gli  Istituti scolastici per scongiurare potenziali assembramenti. Particolare attenzione verrà riservata anche  alla prevenzione e al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti attraverso la pianificazione di maggiori controlli nei luoghi solitamente frequentati dagli studenti , come i terminal degli autobus  e nelle aree esterne agli Istituti scolastici, avviando una sinergia con i Dirigenti Scolastici al fine di concordare, in relazione a specifiche criticità che verranno dagli stessi segnalate, accurati controlli.

Si è convenuto, altresì, sulla  necessità di individuare   azioni efficaci da mettere in campo per arginare il fenomeno del bullismo,  al fine di percepire tempestivamente eventuali situazioni di disagio o altre espressioni di illegalità che necessitino di intervento,in chiave preventiva, a tutela dei giovani.

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