Discariche abusive e villa con piscina senza permessi a costruire, tutto sequestrato

OSTUNI- Discarica a cielo aperto, gli uomini della Forestale ne sequestrano tre nel territorio di Ostuni, terreni sui quali erano stoccati rifiuti speciali, materiale da risulta persino macchinari arrugginiti.

Il primo terreno sequestrato è di proprietà di una nota impresa,  che si trova nella zona industriale di Ostuni. Nel piazzale erano  stati depositati rifiuti speciali, materiali risulta rinvenienti da opere di  costruzione e demolizione oltre che da attività agricole.

Qualcuno aveva persino pensato bene di appiccare il fuoco.

Sempre sullo stesso terreno i forestali hanno scoperto e sottoposto a sequestro una discarica non autorizzata sulla quale erano ammassati sul terreno rifiuti speciali, sia pericolosi che non, residuati da attività industriale.

Tra questi rifiuti gli agenti hanno rinvenuto materiali ferrosi ossidati da macchinari obsoleti dismessi, batterie esauste al piombo per mezzi pesanti, fusti di olio esausto, rifiuti plastici.

Le aree interessate sono state poste sotto sequestro per  smaltimento illecito. Il titolare dell’azienda, M.L , è stato deferito alla autorità giudiziaria per realizzazione di discarica non autorizzata di rifiuti speciali anche pericolosi e per aver abbandonato e bruciato sul terreno di proprietà dell’impresa rifiuti speciali di diverse tipologie derivanti dalla propria attività aziendale.

Il sequestro è stato convalidato dalla Procura della Repubblica di Brindisi.

In contrada Santa Caterina sempre nel comune di Ostuni i forestali hanno  sottoposto a sequestro un’area di circa 5000 mq sulla quale erano stati abbandonati rifiuti speciali non pericolosi derivanti da attività di demolizione  e costruzione. Questi  rifiuti erano stati  illecitamente interrati e ammassati sul suolo, oltre che smaltiti illegalmente mediante combustione.

Quale responsabile dell’illecito è stato individuato un uomo, T.A. residente a Torino, titolare di una impresa di costruzioni.

La scoperta in questo caso è stata fatta dai militari attraverso un’indagine video-fotografica che hanno colto in flagranza di reato il responsabile dei numerosi scarichi di rifiuti sul suolo eseguiti a bordo di un autocarro privo delle autorizzazioni al trasporto dei rifiuti.

Tale sistematico e reiterato abbandono di rifiuti si inserisce altresì in un contesto di abusivismo edilizio, in quanto sullo stesso terreno interessato dall’interramento dei rifiuti e dal loro abbruciamento insiste un immobile con piscina in corso di costruzione totalmente privo dei permessi prescritti in materia urbanistico – edilizia.

In questo caso ad essere deferiti all’autorità giudiziaria  sono stati sia il titolare dell’impresa che il proprietario del terreno.

Ai due sono state contestate, oltre alle violazioni al Testo Unico Ambientale per la realizzazione di una discarica di rifiuti speciali, per smaltimento illegale di rifiuti mediante combustione e per gestione illecita di rifiuti, anche per aver realizzato opere edili in assenza di permesso di costruire.

BrindisiOggi

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