Donazione organi, a Cisternino un progetto di informazione nelle scuole

CISTERNINO- Circa 500 studenti del liceo polivalente Don Quirico Punzi di Cisternino hanno partecipato al progetto “Un dono a scuola”, promosso dalla Asl di Brindisi nella settimana nazionale della donazione e trapianti di organi.

L’iniziativa è stata organizzata dalla nefrologa Lucia Argentiero, coordinatrice territoriale per la donazione e i trapianti di organo dell’Area vasta sud della Puglia e dal dirigente scolastico del liceo, Giovanni Mutinati. Al progetto hanno collaborato Ada Patrizio, dirigente di Rianimazione, coordinatrice per le attività di prelievo di organi nella Asl di Brindisi, il nefrologo Massimo di Tullio, responsabile degli ambulatori di inserimento in lista e follow up dei pazienti trapiantati e l’infermiera Graziana d’Amone. Hanno partecipato, inoltre, il vicesindaco di Cisternino, Roberto Pinto, e l’assessore all’istruzione, Annalisa Canzio.

Il progetto ha previsto una prima fase caratterizzata da incontri formativi e informativi sulla cultura del dono con lezioni frontali dirette a tutti gli studenti delle terze, quarte e quinte classi dell’Istituto polivalente.

“In Italia – spiega Lucia Argentiero – sono circa 9.000 le persone in attesa di ricevere un trapianto che possa salvare la loro vita o migliorarne la qualità. Il numero di trapianti è in costante aumento, ma gli organi non sono sufficienti e un paziente in lista d’attesa per trapianto deve aspettare in media tre anni. Alla base – aggiunge – c’è un problema di disinformazione diffusa che porta ad avere grandi percentuali di opposizioni nelle rianimazioni e soprattutto nelle dichiarazioni rilasciate in vita, che eviterebbero di delegare la scelta a persone che stanno vivendo un momento drammatico. Da qui l’importanza delle campagne di sensibilizzazione, in particolare nei confronti dei giovani, principale risorsa di una società che deve crescere e formarsi sulla solidarietà e sulla condivisione”.

Nel corso degli incontri Ada Patrizio ha chiarito il concetto di morte encefalica, sia dal punto di vista legislativo, sia da quello clinico-strumentale dimostrando come venga appurata con assoluta certezza. Ha evidenziato anche il forte impatto emotivo che si viene a creare nel colloquio con i parenti.  Massimo di Tullio si è soffermato sull’educazione sanitaria: l’età adolescenziale è cruciale per l’acquisizione di abitudini e comportamenti di gruppo che possono determinare nel tempo l’instaurarsi di malattie croniche. Graziana d’Amone, infine, ha riportato un’esperienza di vita vissuta da una delle tante pazienti che ha ricevuto rene e pancreas: il trapianto ha modificato la sua vita permettendole di tornare alla completa normalità.

La fase conclusiva del progetto è stata una rappresentazione teatrale “Il regalo” a cura dell’associazione Lo sportello di Mattia, uno sportello di ascolto fondato da Mina, Michele e Marco Tagliente rispettivamente genitori e fratello di Mattia, un ragazzo di Martina Franca scomparso nel 2013 a seguito di un incidente stradale e che, grazie alla solidarietà della sua famiglia, ha donato gli organi a sette persone.

“Nello stesso periodo in cui si è svolto il progetto – conclude Argentiero – è scomparsa una ragazza di 17 anni che frequentava il liceo polivalente e i genitori hanno acconsentito alla donazione degli organi. Questo evento ha generato negli studenti un forte coinvolgimento emotivo: una tragedia si è trasformata in un gesto di speranza”.

BrindisiOggi

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