Elezioni, Marino parte da edilizia scolastica e dialogo con parrocchie e associazioni

BRINDISI – Sicurezza degli edifici scolastici e un continuo dialogo con le parrocchie e con le associazioni impegnate nel tessuto sociale: sono questi, per il candidato sindaco di Brindisi Nando Marino, due dei punti cardine su cui rifondare la città di Brindisi. Nel caso di strutture scolastiche solide, Marino lancia un appello al commissario Castelli.

“La scuola rappresenta il migliore investimento per il futuro dei nostri ragazzi e del Paese – sostiene Marino –  Al di là dei percorsi formativi e dell’offerta didattica che segnano la qualità della nostra scuola, è necessario e auspicabile che i nostri figli vivano l’esperienza scolastica all’interno di edifici sicuri e confortevoli. Mi rivolgo per questo al Commissario straordinario del Comune di Brindisi, Cesare Castelli, affinché nella redazione del «Programma triennale delle opere pubbliche» siano previsti interventi strutturali di messa in sicurezza di tutti i complessi adibiti a Scuole comunali, dall’infanzia alle secondarie di primo grado”.

Per Marino, “investire in sicurezza apre la strada a un modo nuovo di intendere l’educazione e la cultura, assicurando a studenti e insegnanti ambienti sicuri, belli ed efficienti: ritengo prioritario che il Comune di Brindisi realizzi queste attenzioni superando la pratica degli interventi tampone – molto spesso inefficace e dispendiosa – e facendo propria la fase nella quale la sicurezza per le scuole si fa attraverso un’accurata programmazione”.

L’attenzione al sociale è un altro dei punti cardinali per Nando Marino. “Il primissimo passo, prima di qualsiasi progetto o programma, è acquisire conoscenza dei bisogni del territorio: in questi giorni stiamo dialogando con tutta la comunità, con le diverse parti che la interpretano, al fine di prendere consapevolezza delle situazioni di disagio sociale, di emarginazione e di povertà, emergenti e non. In tale ottica – continua Marino – il mondo del terzo settore, comprese le parrocchie con la loro funzione educativa e sociale, è il nostro interlocutore privilegiato perché, lavorando direttamente sul territorio, ha la percezione più esatta dei bisogni dei cittadini. Le associazioni che operano nel sociale hanno il diritto di essere riconosciute e tutelate. Di conseguenza, è nostra intenzione ripensare il sistema di tassazione comunale per queste realtà. L’Amministrazione debba valersi del terzo settore e delle parrocchie nella progettazione dei servizi, investire nello sviluppo dei servizi domiciliari e di prossimità, infine – conclude – avviare un programma di prevenzione in grado di garantire il più possibile il benessere della popolazione. La prevenzione abbatte il costo sociale del disagio e realizza la città che abbiamo in mente: più equa, solidale e inclusiva. Ciò che si previene oggi è un risparmio per gli anni prossimi”.

BrindisiOggi

2 Commenti

  1. Gli sciacqui del cavo oro-faringeo ed i gargarismi con le solite trite e rifritte ideologie del ” equo-solidale-inclusivo” sono oramai il motivo conduttore trasversale di quasi tutta la politica per far presa su una certa fascia di persone ( non definisco la fascia per decenza). Come volevasi dimostrare: si punta a gestire l’emergenza , a farne terreno fertile di voti e consenso, ma non a rimuoverla.E l’emergenza la si rimuove con tre cose: LAVORO, LAVORO, LAVORO.Cosa si intende fare per far si che probabili imprese vedano in Brindisi un luogo dove conviene investire? Io, come la maggior parte del popolo brindisino, siamo curiosi di vedere la eventuale risposta.

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