Emergenza Pronto Soccorso, il dg nomina Manca per riorganizzare il reparto

 BRINDISI – Giuseppe Manca alla guida del Pronto soccorso del Perrino. Si tratta di un incarico provvisorio e sperimentale deciso dal direttore generale dell’Asl di Brindisi Giuseppe Pasqualone. Manca è già primario del reparto di Chirurgia generale ed ora dovrà occuparsi della riorganizzazione del Pronto soccorso, punto debole dell’ospedale brindisino. Manca ricoprirà questo ruolo sino al concorso del nuovo primario.

Il Pronto soccorso è da sempre l’anello debole dell’ospedale. Con l’emergenza Covid la situazione si è complicata, con lunghe ore di attesa sulle barelle per i pazienti che non possono avere più neanche il sostegno dei parenti.  Gente anziana, e in difficoltà. Da sempre il reparto lamenta mancanza di personale, ma più volte è emerso anche la mancanza di medici specializzati, la maggior parte di coloro che ricoprono i turni non hanno neanche la specializzazione. Giorni in cui le sale sono strapiene con gente lasciata per oltre 8 ore in un angolo del Pronto soccorso. Con la nomina di Manca si spera che ci spossa essere una nuova riorganizzazione, ed anche un nuovo approccio tra personale sanitario e pazienti. Quella famosa umanizzazione delle cure, tanto sbandierata nella nuova sanità, ma che molto spesso si scontra con realtà.

BrindisiOggi

2 Commenti

  1. Articolo sdolcinato che dovrebbe sottolineare invece l’assurda sostituzione di un responsible con esperienza di pronto so corso ultratrentennale a favored di un primario chirurgo,ottimo nel duo campo,ma con esperienza di pronto socorso prossima allo zero

  2. I problemi principale del pronto soccorso sono, il fatto che hanno chiuso tanti ospedali nei paesi e quindi tutti si riversano al Perrino, il fatto che la gente in codice bianco non dovrebbe proprio transitarvi e dovrebbero creare una struttura apposita, le lungagini delle pratiche ( ovviamente non mi riferisco a questo periodo di emergenza covid), non si può fare su e giù per l’ospedale per i vari consulti e apsettare tanto tempo per il responso degli accertamenti e infine, la mancanza di buon senso da parte dei cittadini che lo affollano per cose che si potrebbero risolvere a casa, consultando il proprio medico.

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