Enel Basket, Lewis: “L’importante è giocare come una squadra e difendere”

BRINDISI – All’inizio, il palcoscenico della consueta conferenza stampa è tutto per lui:  Ron Lewis, il giocatore dell’Enel Basket che si è ritrovato durante la partita con la Grissin Bon Reggio Emilia. O forse anche prima, con quella tripla che ha fatto da spartiacque nella partita contro l‘Umana Venezia.

E, con coach Bucchi a fargli da traduttore,  si inizia proprio con la sua vena ritrovata: “Questo – spiega la guardia biancazzurra – è un periodo in cui mi sento bene. Avevo iniziato sotto ritmo, ora sto recuperando: sono contento di aver aiutato la squadra a vincere domenica”. Poi, si passa alle sue impressioni sul campionato: “L’ho trovato – aggiunge – molto difficile, anche più di quello turco. Tutte le squadre, dalla prima all’ultima, possono fare di tutto: c’è molto equilibrio”. Poi, si torna sul suo percorso a Brindisi: “Ho sentito – dichiara- la fiducia del coach nei momenti difficili: i tiri possono entrare o possono uscire ma l’importante è metterci intensità e che la squadra vinca. Durante la settimana mi isolo abbastanza, mi preme sentire il coach e la squadra”. Ora ci sarà un periodo con impegni importanti, e tre match su quattro in esterna: “Nella prima parte di campionato – prosegue –  abbiamo giocato come un team, tutti insieme, e con una gran difesa. Dobbiamo continuare a farlo anche nelle prossime gare, è questa la base del successo”. C’è spazio anche per le sue opinioni sul coach: “Mi piace molto – dice -. Ho avuto allenatori duri ed altri meno, ma quello che deve fare un coach è essere duro sul campo. Poi, fuori, si può anche essere amici”. Lo stesso giocatore, che vanta un’esperienza di diversi anni in Europa, parla anche di alcuni suoi compagni: “Snaer – dice – si trova nella mia stessa situazione di quando arrivai qui dall’America, uscendo dal college la mentalità è diversa. Cerco di aiutarlo, gli parlo spesso e già da qualche tempo sta pensando alla squadra più che alle aspirazioni individuali”.

La parola poi passa al coach brindisino: “Quest’anno – esordisce – abbiamo in sede dei macchinari che ci permettono di fare terapia qui”. Quindi, Bucchi passa in rassegna proprio la situazione degli infortunati: “Lewis ha un piccolo problema – dice  – sta facendo terapia preventiva ad una tibia. Tutto sommato è stata una settimana buona, anche se Zerini ha avuto una ricaduta al ginocchio, oggi dovrebbe riprendere ad allenarsi dopo lo stop di ieri.Dyson ha avuto un problema alla schiena, mentre Snaer ha preso una botta al ginocchio. Abbiamo avuto modo, comunque, di fare abbastanza bene i cinque contro cinque, a parte i piccoli acciacchi”. Dalle sale vicine si sente una risata: “Si divertono insieme – scherza Bucchi – anche perchè poi in palestra il divertimento è altro”.  Poi, la disamina del prossimo match: “Varese è una buona squadra – prosegue – , che è inciampata nell’ultima partita. In casa ci terrà a far bene. Come allenatore ha Frates, che è conosco bene ed è un buon tecnico”. La sfida ai lombardi sarà la prima di un mese impegnativo: “Dopo le prime cinque   partite – aggiunge – ora ne avremo quattro di cui tre in trasferta in campi difficili, e l’unica in casa sarà con Cantù, tra le più accreditate di questo campionato”.  Nella sfida ai varesini, che arrivano da una serie di risultati,  il coach punterà molto sui primi minuti della partita e sull’approccio alla gara: “Saranno importanti psicologicamente – sottolinea – e dovremo essere freddi sin dall’inizio. Non siamo imbattibili, ma faremo quello che abbiamo fatto sino ad ora cercando di portare a casa il risultato”.

F.Tr.

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