Famiglie in difficoltà, Potere al Popolo: “L’edilizia popolare ha bisogno di sovvenzioni”

BRINDISI- Famiglie in difficoltà, l’edilizia popolare ha bisogno di sovvenzioni, a sostenerlo  sono Ivano Valente e Angelo Brandi, candidati rispettivamente al Senato ed alla Camera per Potere al Popolo Brindisi.

“La prolungata crisi economica ha aggravato la situazione dei nuclei famigliari più deboli ed allargato la fascia delle famiglie non più in grado di acquistare una abitazione né di affrontare i canoni di libero mercato- dicono-  Tutto questo determina un aumento della domanda di affitto soprattutto da parte di nuove fasce (single, giovani coppie, stranieri, studenti) e nel settore delle locazioni le famiglie incontrano ulteriori difficoltà dovute alla mancanza di offerta ed ai costi estremamente elevati degli affitti, la cui incidenza sul reddito complessivo risulta eccessivamente elevato”.

“Secondo noi di Potere al Popolo ciò richiede una pronta e sollecita risposta da parte del parlamento nella prossima legislatura- proseguono- Di assoluta rilevanza è la questione del finanziamento pubblico al settore ritenendo del tutto irragionevole che lo Stato, diversamente da come avviene in tutti i paesi d’Europa, sia esente dalla responsabilità di finanziare, con continuità e sulla base di programmi pluriennali condivisi da Regioni e Comuni. L’edilizia popolare (sociale) ha bisogno di sovvenzioni e vi è l’assoluta necessità che risultino stanziate con continuità in modo tale che possano essere programmate per tempo  da Regioni e Comuni con modalità e procedure che devono diventare ordinarie, condizione questa per ridurre i tempi per la loro piena utilizzazione. E’ indispensabile, quindi, che venga stabilita una posta di bilancio stabile per l’edilizia residenziale pubblica, considerando che il nostro paese è tra quelli con  la più bassa spesa sociale per la casa”.

Le loro proposte sono  di ripristinare un flusso di finanziamenti certi e costanti; interventi per recuperare o acquisire nuovi immobili da riqualificare ed assegnare; rilanciare l’edilizia residenziale pubblica, che potrebbe portare al duplice risultato di dare soluzione abitativa alle fasce sociali più deboli e di rappresentare un volano di rilancio dell’edilizia con positive ripercussioni in termini occupazionali;rifinanziare il fondo per l’abbattimento delle barriere architettoniche; ed infine avviare un confronto con le multiutility che gestiscono i servizi pubblici de gas ed energia elettrica per definire uno strumento di sostegno (bonus per fasce di reddito inferiori)ai nuclei assegnatari disagiati economicamente.

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